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Cronaca Loreto / Via Giovan Battista Pergolesi

Se la banca "pensata" per extracomunitari è condannata per razzismo

Extrabanca, istituto di credito con sede a Milano e "pensato" per gli stranieri, viene condannato per "molestie razziste" nei confronti di un dipendente di origini senegalesi. E' il primo caso in Italia

Un caso unico. Anzi, il primo in Italia. Una banca è stata condannata per molestie razziali sul luogo di lavoro, ai sensi dell'articolo 2 comma 3 del decreto legislativo 215 del 2003 sulla parità di trattamento tra le persone indipendentemente dalla razza, dal tribunale del Lavoro di Milano.

Ma non una banca qualsiasi. Bensì, Extrabanca. Ovvero l'istituto di credito "dedicato prevalentemente, ma non esclusivamente, ai cittadini stranieri residenti in Italia", con sedi a Milano (in via Pergolesi) e Bresia. 

La banca è nata due anni fa, e, sul sito, si legge che tra gli azionisti "figurano Assicurazioni Generali e Fondazione Cariplo, il restante azionariato vede la partecipazione prevalente di imprese private medio-grandi del Nord-Centro Italia attive in svariati settori, dalla meccanica al tessile, dall’alimentare all’edilizia". Un grande progetto, rivolto soprattutto a stranieri ed extracomunitari: per loro sono pensati i conti correnti, le iniziative e le possibilità di inviare denaro all'estero.

Ma un dipendente di origine senegalese, impiegato nell'ufficio crediti, sarebbe stato ripetutamente offeso dal presidente e da un dirigente della banca con epiteti razzisti.

L'uomo, tra le altre cose candidato alle scorse Comunali in una lista civica collegata a Pisapia, ha fatto causa coadiuvato dai legali Alberto Guariso e Livio Neri e ha vinto: la banca è stata condannata a risarcire l'uomo con 5mila euro e a invitare tutti i collaboratori, come scrive Repubblica, "ad astenersi, nei rapporti tra colleghi e nelle riunioni di lavoro, da simili comportamenti".

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