Malpensa: come Tom Hanks in 'The Terminal', per la Cassazione fare il "carrellista abusivo non è reato"
La storia giudiziaria di un 46enne fermato a Malpensa, prima condannato e poi assolto
Chi non ricorda una delle scene più esilaranti di The Terminal (2004) quando l'apolide Tom Hanks, costretto a vivere in aeroporto, si procura denaro per il cibo racimolando le monetine lasciate nei carrelli?
Ecco, come spesso accade, la finzione sfocia nella realtà. Stavolta a Malpensa. Un 46enne pugliese, infatti, ad agosto del 2013 era stato "colpito" con un foglio di via che gli vietava di essere lì per tre anni. O che almeno avrebbe dovuto, perché a novembre 2013 e gennaio 2014 i poliziotti lo avevano beccato ancora là e lo avevano fermato - di nuovo -, facendolo poi finire a processo. Un processo dal quale, però, è uscito vincitore.
Fare il "carrellista", stando a una sentenza della Cassazione, non è reato. L'uomo ha vinto la sua battaglia legale dopo essere finito alla sbarra perché sorpreso, più volte, ad aiutare con i bagagli i passeggeri in arrivo all'aeroporto di Malpensa in cambio di qualche moneta.
Ricostruisce La Prealpina:
In primo grado, con la formula del rito abbreviato, l’uomo era stato condannato a un mese di arresto, in appello la sentenza venne confermata, ma il difensore non si arrese. E gli ermellini hanno accolto le sue tesi: il fatto non sussiste. L’uomo "realizzava condotte penalmente lecite, il carrellismo abusivo, apoditticamente qualificato come un pericolo per la tranquillità e la sicurezza pubblica, è un’attività al più non corretta, ma sicuramente non criminosa".
In sostanza, secondo i giudici supremi, chiedere soldi in cambio di un aiuto con i bagagli può essere "non corretto", ma di sicuro non fa dei facchini abusivi una schiera di criminali. Con buona pace dei poliziotti che ogni giorno li rincorrono.