Famiglia costretta a vive in un furgone a Milano dopo lo sfratto
Il furgone è posteggiato in zona Lorenteggio
Da un anno una famiglia è costretta a vivere in un furgone a Milano, dopo l'esecuzione dello sfratto che li ha 'buttati' fuori di casa.
Sono i Sorrentino, papa e mamma di 41 anni e sei figli, tra cui quattro minorenni (che dormono da una zia). I problemi sono iniziati appena la coppia ha perso il lavoro: lui come muratore, lei come domestica.
Nel 2011 la famiglia lascia il mutuo e la casa in cui vive a Corbetta per trasferirsi a Milano, poi la disoccupazione e i problemi.
"Abbiamo perso tutto, poco a poco", racconta la donna a Il Giorno. A un certo punto pagare l’affitto è diventato impossibile. Dopo lo sfratto, a marzo 2014, il furgone è stata l’ultima spiaggia. "Non abbiamo intenzione di occupare un appartamento". Per il momento la loro posizione per avere una casa assegnata è 410.
Fortunatamente i figli più grandi cominciano a trovare lavoro: la figlia maggiore ha trovato lavoro come lavapiatti in un padiglione Expo.
"Li aiuteremo di sicuro - ha detto al quotidiano l’assessore comunale alle Politiche sociali Pierfrancesco Majorino - non tolleriamo una situazione di questo tipo"