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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Fatture false per oltre 400milioni di euro, nei guai anche una commercialista milanese

La guardia di finanza ha sequestrato beni per 65 milioni di euro tra case e oggetti di lusso

Beni per 65 milioni di euro sequestrati e 24 persone indagate per associazione a delinquere e reati fiscali. È il risultato dell'indagine "White flower" condotta dalla procura di Lodi e dalle fiamme gialle; tra gli indagati anche una commercialista milanese di 43 anni. La notizia è stata diramata dalla Guardia di Finanza con una nota. 

L'indagine avrebbe accertato un giro di fatture false per un valore complessivo di 400 milioni di euro focalizzato tra il lodigiano e l’area bresciana della Franciacorta. Per questo gli investigatori ipotizzazano che dietro al tutto ci sia  un’associazione per delinquere finalizzata all’emissione ed all’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti. Nelle prime ore dell'alba di giovedì 13 luglio sono stati posti sotto sequestro immobili nel centro di Milano Brescia, Monza, Como e Cremona e numerosi appartamenti di pregio sul lago di Garda, ville sul lago di Iseo ed in Franciacorta, oltre a 35 automobili e 487 rapporti bancari. Colpiti dalle misure imprenditori nel settore delle costruzioni edili, i loro prestanome e professionisti: tra loro spicca una commercialista di Milano.

Al centro delle indagini: una società edile di grosse dimensioni con sede a Orzinuovi (Brescia) che avrebbe conseguito illeciti vantaggi di imposta per un importo totale di 80 milioni di euro, tutto — è l'ipotesi degli investigatori — attraverso 24 società create ad arte fra il 2010 ed il 2011 nel lodigiano e nell’area della Franciacorta e, successivamente, fraudolentemente trasferite in diverse parti d'Italia, dopo essere state intestate a “teste di legno”. 

Gli imprenditori coinvolti, avvalendosi della consulenza della professionista contabile di Milano, avrebbero tentato di occultare l’ingente evasione fiscale attraverso un sistema contabile di compensazioni di crediti e debiti commerciali, creati con l’emissione di fatture false. L'artificio contabile avrebbe avuto come unico fine quello di “chiudere” le singole partite contabili con costi inesistenti o con Iva a credito
I proventi dell’attività illecita sarebbero stati investiti in immobili di pregio, in autoveicoli di lusso ed in attività commerciali anche all’estero. Non solo, secondo le fiamme gialle la commercialista di Milano avrebbe speso oltre un milione di euro in lotto e lotterie.

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