Strage di via Brioschi, le bimbe di Micaela e Pellicanò saranno affidate ai nonni materni
Le piccole, sette e undici anni, sono ricoverate al Niguarda dal giorno della strage. Presto, però, usciranno dall'ospedale e saranno affidate ai nonni materni. La decisione del tribunale
La cosa più dura, per loro, sarà tornare alla vita normale. Accettare i segni della strage che portano addosso. Ricominciare a vivere senza la mamma e senza il papà, unico artefice - secondo la procura - di quella stessa strage. Al loro fianco, però, avranno qualcuno che le ama. Che non ha nessuna intenzione di lasciarle sole.
Le due figlie di sette e undici anni di Micaela Masella, la donna morta nell’esplosione di via Brioschi, e di Giuseppe Pellicanò, l’uomo arrestato con l’accusa di strage, saranno affidate al comune di Milano con collocamento presso i nonni materni. A deciderlo è stato il tribunale dei minorenni, che praticamente non ha avuto altra scelta dopo l’arresto dello stesso Pellicanò.
Il pubblicitario cinquantunenne si trova in cella da venerdì, quando i poliziotti lo hanno arrestato come responsabile dello scoppio che è costato la vita a sua moglie e ai due fidanzati Chiara e Riccardo e che ha causato ferite e ustioni gravissime anche alle sue due bimbe.
Secondo la procura, che teme che l’uomo possa ancora fare del male alle figlie, Pellicanò avrebbe causato la strage per far pagare alla moglie - da cui era separato da due anni ormai - la scelta di andare a vivere insieme al nuovo compagno.
Con la loro decisione i giudici minorili hanno accolto la richiesta del pm dei minorenni: la due bimbe staranno in pratica con i genitori della loro mamma. Le due piccole, ricoverate a Niguarda per le ustioni riportate, presto dovrebbero lasciare l’ospedale.