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Cronaca

Rapinati da finti poliziotti, scatta l'operazione della Questura: sgominata una banda

Arrestate nove persone, tutti volti noti per gli agenti della Questura

Si fingevano poliziotti: indossavano pettorine e cappellini in dotazione alla polizia di Stato. E rapinavano. Per loro sono scattate le manette. Nove persone sono state arrestate dagli agenti della questura di Milano (sei ai domiciliari, tre in carcere) con l'accusa di essere gli autori di diverse rapine messe a segno a Milano e nel milanese.  Le ordinanze id custodia cautelare, emesse su richiesta della Procura della Repubblica – sostituto Procuratore Lucia Minutella, seguono una complessa attività d’indagine svolta dai poliziotti del Commissariato Scalo Romana della Questura di Milano a carico di 11 indagati che, come emerso dalle indagini, avrebbero dato vita ad un’articolata organizzazione dedita alle rapine compiute con la tecnica dei finti poliziotti. In totale le ordinanze hanno riguardato undici persone, ma due sono risultate irreperibili. 

Video: la rapina in strada in via Gratosoglio

Le rapine dei "finti poliziotti"

L’attività del gruppo, operante prevalentemente nel capoluogo lombardo e nel suo hinterland, era già stata gravemente compromessa dall’arresto in flagranza di sei componenti della "batteria", bloccati all’interno dell’abitazione di un marocchino nel comune di San Giuliano Milanese. In quella circostanza gli autori della rapina avevano ammanettato la vittima ad una sedia e stavano simulando una perquisizione alla ricerca di denaro o droga; l’intervento dei poliziotti aveva consentito di sequestrare una pettorina originale della Polizia di Stato, una pistola a gas, manette del tutto simili a quelle in uso alle forze di polizia e un capellino con la scritta “Polizia di Stato”. Per quest’ultimo fatto, tutti gli arrestati sono stati sottoposti a misura di custodia cautelare e condannati in primo grado dal Tribunale di Lodi, territorialmente competente.

L’ordinanza, cui si è data esecuzione nella mattinata di giovedì 25 luglio riguarda due rapine commesse il 22 marzo e il 27 marzo 2018 rispettivamente a San Donato Milanese e via Gratosoglio.

A San Donato Milanese avevano rapinato un marocchino già noto alle forze dell'ordine per reati in materia di stupefacenti. Nella circostanza gli indagati qualificandosi quali appartenenti alla Guardia di Finanza, di cui indossavano pettorine originali, hanno atteso l’arrivo della vittima vicino alla sua abitazione. All’arrivo, dopo avergli puntato una pistola alla schiena ed averlo ammanettato si sono fatti condurre all’interno del suo domicilio, dove hanno simulato una perquisizione. Prima di allontanarsi i due autori materiali della rapina hanno abbandonato la vittima ancora con le manette ai polsi nel seminterrato dello stabile e solo l’’arrivo di una pattuglia dei carabinieri ha consentito la liberazione della parte lesa. Quest’ultimo in sede di denuncia ha dichiarato che nel corso della rapina non era stato portato via nulla dalla sua abitazione. "La successiva attività d’indagine — ha precisato la questura — ha consentito di risalire all’esatto ammontare della refurtiva corrispondente a 40mila euro, provento dell’illecita attività di spaccio e sostanza stupefacente nella fattispecie un kilogrammo di cocaina".

In via Gratosoglio, invece, avevano fermato due egiziani che stavano andando all'aeroporto. Nelle fasi del finto controllo uno dei rapinatori è salito a bordo dell’auto delle vittime e si è dato alla fuga, immediatamente seguito dai suoi complici. "La successiva attività d’indagine ha consentito di accertare che all’interno del veicolo vi erano due valige contenenti complessivamente la somma in contanti di Euro 100.000 provento di illecite attività", hanno precisato i poliziotti in una nota.

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