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Cronaca

Incontra la moglie dell'assassino di Jessica: il fratello la minaccia con la pistola

E' successo su un autobus: il ragazzo aveva con sé un'arma giocattolo senza il tappo rosso

Un incontro totalmente casuale, su un autobus della linea 73, nel primo pomeriggio del 29 marzo: quello tra il fratello di Jessica Faoro (la ragazza di 19 anni uccisa con 40 coltellate dal tranviere Alessandro Garlaschi) e la moglie dell'assassino, che dal punto di vista giudiziario è stata considerata fin da subito esente da qualsiasi responsabilità.

Omicidio in via Brioschi (Foto Mesa Paniagua/MilanoToday)

Andrea Faoro, 21 anni, ha quasi subito riconosciuto la donna, salita sul bus quando lui era già a bordo, e le si è avvicinato per chiederle se si trattava veramente della moglie del responsabile dell'omicidio di sua sorella. La donna, secondo quanto viene riferito, ha provato a negare ma inutilmente.

A quel punto il ragazzo ha estratto una pistola giocattolo senza il tappo rosso e gliel'ha puntata contro, presentandosi come il fratello di Jessica e accusandola senza mezzi termini di essere corresponsabile dell'omicidio: "Avete ammazzato mia sorella", sembra che abbia detto. 

Funerali di Jessica Faoro (di L. M.)

In quel momento, data l'assenza del tappo rosso, l'unico cosciente di non poter fare realmente del male a nessuno era lui. La donna, che si è vista puntare l'arma, è entrata nel panico e con lei tutti gli altri passeggeri. Che, appena arrivati alla fermata, sono scesi di corsa. Sul posto è accorsa una volante della polizia, e poi anche altre: il ragazzo è stato bloccato immediatamente. Ed è stato poi denunciato per procurato allarme e minacce.

Video: il tranviere viene portato via

Jessica Faoro è stata uccisa dal tranviere nottetempo: viveva in quell'appartamento di via Brioschi da alcuni giorni, in cambio di un aiuto nelle faccende domestiche. Pensava che Garlaschi e la donna che viveva con lui fossero fratello e sorella. Nella notte dell'omicidio, la donna era andata a dormire da sua madre e Garlaschi aveva tentato un approccio sessuale a cui Jessica aveva opposto il suo rifiuto. Un approccio simile era stato tentato, dall'uomo, anche una settimana prima, tanto che la ragazza aveva chiamato i carabinieri. Poi, però, era stata convinta a rimanere lì.

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