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Cronaca

Curia di Milano: "Chiese aperte per i cristiani in fuga"

Oltre all'emergenza dei siriani, la chiesa di Milano si prepara ad accogliere un altro flusso di persone e questa volta ad aprire le porte saranno le parrocchie, non solo i centri d'accoglienza della Caritas

Oltre all'emergenza dei siriani e di altre popolazioni africane martoriate dalle guerre civili, la chiesa di Milano si prepara ad accogliere un altro flusso di persone e questa volta ad aprire le porte saranno le parrocchie, non solo i centri d'accoglienza della Caritas.

Si tratta dei cristiani perseguitati in Iraq dai miliziani dell'Isis, l'autoproclamato califfato islamico. Potrebbero essere ospitati nelle chiese, come scrive Repubblica. L'arcivescovo Angelo Scola ha annunciato l'"impegno personale e comunitario con le nostre quotidiane responsabilità" e la "disponibilità ad un aiuto concreto e la pressione sulle istituzioni deputate perché operino per porre fine a questo calvario ".

Il cardinale promette la mobilitazione della "Diocesi ad accogliere i profughi attuando l'appello annunciato dal cardinale Bagnasco". Parole molto esplicite che trovano conferma anche sul piano organizzativo in quel che dice monsignor Luca Bressan, vicario episcopale per la cultura: "Come ci siamo mossi per i siriani, ci muoveremo sicuramente anche per gli iracheni, e anche di più perché oltre che dalla fraternità umana, la nostra solidarietà che nasce dalla condivisione della stessa fede - dice -. Ci sarà un fronte di accoglienza perché un momento così tragico richiede gesti eroici. Ho chiesto ai vari responsabili dei decanati di sondare terreno e di trovate strutture che non usiamo anche fuori da Milano, perché bisogna farsi trovare pronti quando scatterà l'emergenza". 

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