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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Peschiera Borromeo

Peschiera si commuove per l'ultimo saluto ad Andrea De Nardo

Centinaia di persone hanno partecipato alla cerimonia funebre in ricordo del 15enne deceduto dopo essere stato investito sulle strisce pedonali

Centinaia di persone hanno accompagnato la salma di Andrea De Nando a Peschiera Borromeo per l'ultimo saluto. Tutta la comunità ha voluto stringersi attorno alla famiglia del 15enne tragicamente deceduto sabato 30 gennaio: gremita la chiesa della Sacra Famiglia e anche la piazza antistante. La partecipazione è stata intensa soprattutto da parte dei giovani e degli adolescenti di Peschiera: compagni di scuola, compagni di squadra (Andrea aveva la passione per il calcio ed in particolare per il Milan anche oggi è stato soprannominato "il capitano"), amici e amiche.

Alle 15.30 la salma, dopo il corteo partito dall'abitazione di via Deledda, è entrata in chiesa e la cerimonia ha avuto inizio. Presenti i gonfaloni del Comune di Mediglia e dell'Associazione Italiana Donatori Organi.

Dopo la lettura del Vangelo di Giovanni ("Io sono la Vita, la Verità e la Vita"), il parroco si è rivolto direttamente al ragazzo: "Andrea, il tuo nome in greco significa uomo. Questa è la tua vocazione, che non hai potuto portare a termine fino in fondo. Ora, come un bravo atleta, ci consegni il tuo testimone. E adesso - rivolgendosi ai giovani e agli adolescenti presenti in chiesa - diventare uomo diventa il nostro compito, siete voi che dovete vivere la vita che Andrea non ha più: volete sprecarla?".

L'ultimo saluto ad Andrea De Nardo - foto di Massimiliano Melley


"Andrea era buono, intelligente, timido e disponibile – ha continuato il sacerdote - se vogliamo dare un senso a questa tragedia, se vogliamo che lui viva nel nostro cuore, dobbiamo diventare tutti così. Dobbiamo fare come lui, seguire la sua positività".

Poi un pensiero per gli adulti: "anche noi abbiamo tremato, abbiamo passato la notte in bianco, abbiamo visti i giovani di Peschiera aggirarsi di sera quasi come se fossero persi, di fronte a questa morte assurda. Noi come adulti e come genitori dobbiamo assumerci la responsabilità di guidare i nostri giovani, affinché i ragazzi non smettano di vivere prima del tempo".

E infine: "la morte non è l'ultima parola, ma la penultima: poi c'è la Pasqua di Gesù. La morte ci pone le braccia spalancate di Dio".

Anche la mamma di Andrea ha voluto dedicare il suo ricordo agli amici e compagni del figlio. Li ha esortati a seguire la bontà del ragazzo: "questa tragedia ci costringe a diventare adulti, e allora seguite le virtù, studiate, non pensate ad accumulare beni materiali, seguite l'esempio di Andrea".

Accanto alla tomba del giovane verrà posta una pianta di giglio, "ma poi - ha invitato il parroco - siete voi, ragazzi, che dovrete innaffiarla perché non muoia, siete voi che dovete vivere la vostra vita".

Infine partirà su Facebook l'iniziativa "un pozzo per Andrea", in modo da informare sulle azioni umanitarie che verranno intraprese in memoria del ragazzo.

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