Rubano 60 mila litri di carburante dall'oleodotto, fermati
I due ladri avevano installato due tubi con cui deviavano il carburante fino alle cisterne nascoste dentro un ex pub
Avevano messo in piedi un ingegnoso sistema per rubare combustibile "prelevandolo" dall'oleodotto che, da Sannazzaro de' Burgundi (Pavia), finisce a Rho. Ad accorgersene il personale dell'Eni, che ha riscontrato un'anomalia lungo la conduttura. I ladri di carburante avevano applicato due tubi interrati, innestati artigianalmente, e lo deviavano verso un locale dismesso, l'ex pub Enigma di via Garlasco a Tromello (Pavia).
I carabinieri hanno quindi perquisito l'immobile, nella serata di lunedì 28 novembre, trovandosi davanti a un vero e proprio magazzino di stoccaggio e distribuzione. Dentro i locali dell'ex pub c'erano tre grosse cisterne che contenevano in tutto circa 60 mila litri di combustibile, aspirato con un'elettropompa e tubature in gomma. In una stanza vicina si trovava invece una sorta di "cabina di regia" con un computer connesso a telecamere per monitorare la zona.
All'interno non c'era nessuno. Ma, nel giro di pochi giorni, i carabinieri hanno individuato - in un'abitazione vicina - i due presunti responsabili: T.I., un ucraino di 54 anni, e U.V., un lettone di 37 anni, entrambi ufficialmente residenti nei loro Paesi d'origine. Al momento del fermo indossavano abiti intrisi di carburante. Dell'origine dell'ex Unione Sovietica i militari hanno avuto pochi dubbi, data l'attrezzatura meccanica ed elettronica di fabbricazione russa trovata nell'ex pub. E' quindi probabile che, attraverso le telecamere, si fossero accorti dell'arrivo delle forze dell'ordine e si siano dati alla fuga.
Per pura casualità, la raffineria Eni di Sannazzaro è stata interessata da un incendio di vaste proporzioni nella giornata di giovedì 1 dicembre.
