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Arrestato un 27enne di Buccinasco, Giacomo Morandi: tre le vittime accertate dai carabinieri

Nel 2012, nel Milanese, una ragazzina di appena 14 anni si era gettata da un terzo piano perché terrorizzata dalle minacce di morte che lui aveva rivolto ai suoi genitori. Per questo motivo e altri atti persecutori era stato condannato a 6 anni di carcere. Durante la detenzione effettiva - circa 4 anni - in cella, a Parma, era stato trovato con una chiavetta contenente materiale pedopornografico.

Da quando era andato ai domiciliari e definitivamente in libertà non aveva mai smesso di adescare adolescenti, e non solo, sul web con l'obiettivo di farsi inviare foto intime. Quando le giovani si rifiutavano, lui diventava assillante, molesto e minaccioso. E' stato arrestato di nuovo. Le vittime accertate sono tre, anche se il numero potrebbe essere superiore alle venti, secondo il comandante della stazione di Buccinasco Vincenzo Vullo.

Giacomo Morandi, questo il suo nome, stando alle indagini avrebbe ripreso con le molestie a sfondo sessuale contro donne e ragazzine - anche minori di 13 anni - sul web. L'uomo, un 27enne definito 'smanettone', viveva a casa con i genitori, a Buccinasco (Milano). Nella sua abitazione sono state trovate armi finte, pistole a salve, coltelli, diverso materiale pedopornografico e una guida per navigare nel deep web.

Adesca ragazzine sul web e poi le minaccia

Stando alle indagini dei miliari della Compagnia Corsico, guidata da Pasquale Puca, il 27enne usava chat private, giochi di ruolo online e social network - Instagram, Lovoo e Facebok - per adescare le sue 'prede'. Non si faceva problemi a mandare foto delle sue parti intime e pretendeva lo stesso dalle ragazzine, che poi assaliva e stalkerizzava in una maniera definita 'ossessiva' dai carabinieri che gli hanno dato la caccia. Sono arrivate segnalazioni dalla Puglia, dal Veneto, dal Centro Italia ma le indagini si sono concentrate su tre vittime.

Il gip del Tribunale di Milano ha emesso il mandato d'arresto per atti persecutori - commessi nel periodo tra settembre e dicembre 2018 - ai danni di tre ragazze originarie di Buccinasco (Mi), Assago (Mi) e Vimodrone (Mi). Minacciava loro e le famiglie, così come fece nel 2012 con la 14enne che fortunatamente si salvò dall'incidente.

Frasi sessiste di ogni genere, registrate tutte nelle carte che hanno portato i militari ad incastrarlo di nuovo. "Vuoi fare una brutta fine tu? Non abbandonare il gruppo senno la prossima volta ti aspetto sotto il tuo lavoro, ti seguo a casa e ti prendo a sberle". Era questo il tenore – ma queste sono le più soft - delle sue frasi per intimorirle. Un incubo dal quale le tre donne adesso si sono liberate.

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