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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Seviziò per giorni la sua fidanzata che si salvò buttandosi dal balcone: condannato a sei anni

Nel 2018 l'uomo, Giacomo Oldrati, noto come 'Guru del corallo, era stato assolto. Ad emettere la sentenza il gup di Milano Sara Cipolla, che ha riconosciuto in parte il vizio di mente

Giacomo Oldrati, l'uomo che lo scorso giugno sequestrò, picchiò e seviziò per quattro giorni la fidanzata, è stato condannato a sei anni di carcere. A deciderlo il giudice per l'udienza preliminare di Milano Sara Cipolla, che ha riconosciuto il vizio parziale di mente per l’uomo, assolto nel 2018 a Bologna dove rispondeva di tentato omicidio, violenza sessuale, lesioni aggravate e tentato omicidio.

Il 40enne milanese, noto anche come 'Guru del Corallo' (perché nella sua follia si decriveva come un santone esperto di arti orientali e coralli tossici), era già finito a processo per aver usato violenza contro la sua ex fidanzata, la sua nuova fidanzata e due sue amiche (tutte coinquiline tra loro) ma era stato assolto perché ritenuto del tutto incapace di intendere e di volere a causa di un disturbo bipolare. Il 21 febbraio il giudice Cipolla, davanti al quale si è svolto il processo con rito abbreviato, ha invece deciso di condannarlo accogliendo le richieste del pm Paolo Filippini e stabilendo anche un anno di misure di sicurezza una volta che la pena sarà scontata. La difesa aveva invece chiesto l'assoluzione per vizio totale di mente.

Le sevizie per quattro giorni

La scorsa estate Oldrati aveva ammesso le sue responsabilità davanti al gip Ilaria De Magistris, all'interrogatorio di convalida dopo l'arresto per avere picchiato la sua compagna e averla tenuta chiusa in casa contro la sua volontà per quattro giorni in un appartamento di via Biella, in zona Barona. L'uomo - che secondo le indagini aveva anche tentato di impossessarsi della pistola di due poliziotti intervenuti - aveva inoltre riferito al magistrato di soffrire di problemi psichici. Il gip aveva deciso di farlo rimanere in carcere, in custodia cautelare, ritenendo che vi fosse il pericolo della reiterazione del reato.

L'ultima delle vittime del 'Guru del Corallo' era riuscita a scappare dall'appartamento lanciandosi dal balcone al secondo piano, prima 'atterrando' nel balcone di sotto, poi calandosi a terra, scivolando e precipitando nel cortile interno dell'edificio. Era completamente nuda: l'uomo l'aveva costretta a spogliarsi per immergerla in una vasca da bagno con acqua ghiacciata, nel tentativo di curare i lividi e le ferite che le aveva procurato.

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