La richiesta di scarcerazione, per motivi di salute, era stata avanzata dai legali dell’imprenditore la settimana scorsa per motivi di salute. Grossi infatti sarebbe stato “un soggetto gravemente cardiopatico” e quindi il suo stato di salute era, secondo i suoi legali, incompatibile con il carcere.

Non sembravano pensarla così i pubblici ministeri Perio e Ruta, titolari dell’inchiesta. I due non mettevano in discussione le condizioni di salute dell’uomo, ma ritenevano che un ricovero al reparto di medicina penitenziaria del San Paolo fosse sufficiente.

Parere quest’ultimo accolto e fatto proprio dal giudice per le indagini preliminari, che proprio ieri ha respinto la richiesta di scarcerazione avanzata da Grossi.

“Abbiamo appreso da agenzie di stampa che il Gip avrebbe rigettato le richieste avanzate da noi difensori in sede di perizia. Non possiamo che essere sorpresi da simile notizia viste le categoriche conclusioni dei periti nominati dal Gip stesso, secondo i quali, la condizione di detenzione del Sig. Grossi, in sé e per sé fortemente stressante, in un soggetto esposto a 'rischio puro' , può essere concausa di eventi acuti con esiti fatali” hanno commentato i legali dell’imprenditore, arrestato oltre un mese fa per un giro di fatture gonfiate.

Intanto il Procura è arrivata una relazione direttamente dal carcere di San Vittore in cui sarebbero elencati tutti i politici e i parlamentari che sono andati a trovare la signora Rosanna Gariboldi, la donna arrestata insieme a Grossi ed ex assessore di Pavia, nonché moglie del parlamentare del Pdl Giancarlo Abelli. Da lei, tra gli altri, sono stati Bondi e Mauro.