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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Pendolari e Movimento 5 Stelle all'attacco di Trenord: "Treni vecchi, ritardi e guasti"

Sotto accusa le performances nel mese di giugno 2017

Ancora polemiche su Trenord per la gestione dell'inizio dell'estate: e il caso finisce al Pirellone con un'interrogazione e la richiesta di una audizione urgente, entrambe presentate da Iolanda Nanni del Movimento 5 Stelle.

Da settimane i comitati dei pendolari stanno protestando perché si accorgono delle cose che non vanno: carrozze senza l'aria condizionata, soppressioni, ritardi, convogli ridotti nelle dimensioni. Ad esempio, i comitati delle linee del quadrante ovest avevano puntato l'attenzione soprattutto sulla Domodossola-Arona-Milano, su cui vengono utilizzati molti treni vecchi, con la conseguenza di guasti quasi quotidiani.

Nanni accusa apertamente Trenord di non rispettare il contratto di servizio e chiede l'applicazione delle penali previste. E ricorda che Alessandro Sorte, assessore alla mobilità in Regione, aveva promesso un piano di investimenti straordinari che non sarebbe stato però mai presentato pubblicamente.

Nell'audizione dovrebbero essere ascoltati i vertici di Trenord e di Reti Ferroviarie Italiane.

"Treni troppo vecchi"

L'accusa era aperta: il 40% dei convogli in circolazione hanno più di trentacinque anni. E la tratta Domodossola-Arona-Milano è quella messa peggio, con guasti quotidiani che vanno ad impattare su tutte le altre linee del quadrante, quindi Varese e Novara in particolare.

E poi carrozze a composizione ridotta, nonostante non siano particolarmente diminuiti i viaggiatori. Queste in sintesi le critiche che i comitati di pendolari del quadrante ovest avevano rivolto, in una lettera, alla Regione Lombardia. A cui avevano comunque riconosciuto un certo sforzo nell'acquisto di nuovi treni.

Trenord, nelle sue statistiche, stima che 240 mila persone viaggino nella "metà" più vecchia dei suoi treni, quelli con più di trentacinque anni di anzianità, mentre mezzo milione di persone viaggino nell'altra "metà". E intende assumere 51 manutentori specializzati per rafforzare le squadre tecniche. Perché i nuovi treni previsti (10 nel 2017 oltre ai 58 già inseriti nel biennio 2015-16) sono evidentemente troppo pochi per svecchiare al più presto la flotta: dunque occorre intervenire su una manutenzione più efficace. 

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