rotate-mobile
Cronaca

Negato il fondo di solidarietà a donna sequestrata

Fu sequestrata nel 1980 e ora il tribunale le nega la richiesta di accesso al Fondo di solidarietà per le vittime di Mafia. Fu liberata dopo il pagamento di un riscatto di 600 milioni di lire

La richiesta di accesso al “Fondo di solidarietà” per le vittime di mafia, fatta da una donna vittima di un sequestro di persona a scopo di estorsione, è stata respinta dalla prima sezione del Tribunale civile di Milano.

La causa è stata avvita da R. R., un'imprenditrice milanese sequestrata il 6 maggio 1980 e liberata tre mesi dopo grazie al pagamento di un riscatto di 600 milioni di lire. Nell'atto di citazione la Restani quantificava la misura del risarcimento richiesto in 312.550 euro, in pratica la somma pagata per la liberazione, ma i giudici hanno detto che l'autrice dell'istanza non ha diritto ad accedere a quel fondo. La Restani dovrà anche pagare le spese di giudizio fissate in 7.684 euro.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Negato il fondo di solidarietà a donna sequestrata

MilanoToday è in caricamento