Incendio a Brugherio, va a fuoco la centrale elettrica di Terna per corto circuito
Paura ieri sera per i cittadini di Brugherio. Un’esplosione alla centrale elettrica Terna del quartiere Terrazza. Fumo nero alto e densissimo, un boato tremendo e le fiamme
Redazione
15 giugno 2009 09:26
Ancora al lavoro le squadre dei vigili del Fuoco questa mattina per spegnere l’incendio scoppiato a Brugherio questa notte nella centrale Terna.
Per tutta la notte i soccorritori hanno cercato di spegnere le fiamme alimentate da olio combustibile con schiuma e acqua. L’incendio è ora sotto controllo, ma cinque squadre dei vigili sono ancora sul posto per domare i focolai residui.
Fortunatamente nessun ferito o vittima. Il neo-sindaco della città, Maurizio Ronchi, ha annunciato di essere in attesa delle analisi dell’Arpa, ma “dalle prime informazioni che abbiamo non ci sarebbero pericoli per la cittadinanza. All’interno del trasformatore infatti c’era olio non tossico. Al più presto comunque riapriremo la discussione su una centrale così vicina alle case”.
Aggiornato alle 10.55 del 15 giugno
E' successo ieri in serata alla centrale elettrica Terna-Rete Elettrica Nazionale nel quartiere Torrazza. I cittadini di Brugherio hanno prima udito lo scoppio e poi hanno visto alzarsi furiose le fiamme e una colonna di fumo nero, che si poteva vedere fin dalla tangenziale.
A bruciare 65mila litri d’olio combustibile, probabilmente a casa di un corto circuito che ha fatto si che prendesse fuoco uno dei grossi trasformatori di energia all’interno della centrale. Questa tesi è supportata dal fatto che c’è stato anche un piccolo black out elettrico in alcune case vicine.
I vigili del fuoco sono intervenuti subito sul posto ma per spegnere l’incendio ci è voluto parecchio tempo: essendo olio combustibile a bruciare i vigili hanno dovuto impiegare tanta acqua, perché l’olio va raffreddato dall’esterno e mai spruzzato direttamente con l’acqua.
Il sindaco di Brugherio ha chiesto ai suoi cittadini di tenere le finestre chiuse fino a che i tecnici dell’Arpa non avranno fatto tutti i rilievi necessari per valutare la tossicità dei fumi fuoriusciti dalla centrale. Preoccupati cittadini della zona, che da anni convivono con il timore di esplosioni alla centrale, che è stata ingrandita verso la fine degli anni '80.
Per tutta la notte i soccorritori hanno cercato di spegnere le fiamme alimentate da olio combustibile con schiuma e acqua. L’incendio è ora sotto controllo, ma cinque squadre dei vigili sono ancora sul posto per domare i focolai residui.
Fortunatamente nessun ferito o vittima. Il neo-sindaco della città, Maurizio Ronchi, ha annunciato di essere in attesa delle analisi dell’Arpa, ma “dalle prime informazioni che abbiamo non ci sarebbero pericoli per la cittadinanza. All’interno del trasformatore infatti c’era olio non tossico. Al più presto comunque riapriremo la discussione su una centrale così vicina alle case”.
Aggiornato alle 10.55 del 15 giugno
E' successo ieri in serata alla centrale elettrica Terna-Rete Elettrica Nazionale nel quartiere Torrazza. I cittadini di Brugherio hanno prima udito lo scoppio e poi hanno visto alzarsi furiose le fiamme e una colonna di fumo nero, che si poteva vedere fin dalla tangenziale.
A bruciare 65mila litri d’olio combustibile, probabilmente a casa di un corto circuito che ha fatto si che prendesse fuoco uno dei grossi trasformatori di energia all’interno della centrale. Questa tesi è supportata dal fatto che c’è stato anche un piccolo black out elettrico in alcune case vicine.
I vigili del fuoco sono intervenuti subito sul posto ma per spegnere l’incendio ci è voluto parecchio tempo: essendo olio combustibile a bruciare i vigili hanno dovuto impiegare tanta acqua, perché l’olio va raffreddato dall’esterno e mai spruzzato direttamente con l’acqua.
Il sindaco di Brugherio ha chiesto ai suoi cittadini di tenere le finestre chiuse fino a che i tecnici dell’Arpa non avranno fatto tutti i rilievi necessari per valutare la tossicità dei fumi fuoriusciti dalla centrale. Preoccupati cittadini della zona, che da anni convivono con il timore di esplosioni alla centrale, che è stata ingrandita verso la fine degli anni '80.
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15 giugno 2009 09:26
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