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Uccide carbonizzate le sorelle per l'eredità di un altro fratello: arrestato

I carabinieri hanno raccolto diverse prove a carico di un 68enne che avrebbe provocato la morte delle sorelle in un rogo per una questione di eredità

Si trova ora in carcere un italiano 68enne ritenuto responsabile dell’omicidio volontario aggravato delle proprie sorelle, avvenuto nelle prime ore del 13 aprile 2015, a mezzo di incendio volontario dell’abitazione in cui dormivano. L'uomo è stato arrestato sabato dai carabinieri su ordinanza emessa dal Gip di Busto Piera Bossi. L'accusa è di duplice omicidio aggravato dalle premeditazione. 

Secondo quanto ricostruito dalle forze dell'ordine, Giuseppe Agrati, avrebbe dunque appiccato il fuoco alla casa in via Roma dove abitavano le sorelle Carla e Maria, di 68 e 70 anni, con il preciso scopo di ucciderle e non dividere con loro l’eredità di un altro fratello, morto pochi mesi prima.

Quella notte un violento incendio era divampato nella palazzina. Maria era stata trovata morta in camera da letto (all'esterno si sviluppò un secondo incendio), carbonizzata, mentre il corpo di Carla era stato scoperto nel bagno dell'abitazione: probabilmente era svenuta e poi sopraffatta dalle esalazioni. 

L'unico a salvarsi era stato proprio Angelo, che era uscito in strada in pigiama ed era stato soccorso. L'iscrizione nel registro degli indagati era arrivata dopo l’avocatura del fascicolo da parte della procura generale di Milano, su istanza di opposizione presentata da un nipote delle due donne alla richiesta di archiviazione della Procura di Busto Arsizio. 

Nelle scorse settimane gli inquirenti, tra cui la sezione di investigazione scientifica dei carabinieri del Nucleo Investigativo di Milano, erano tornati in via Roma per un nuovo sopralluogo sulla scena del dramma. Stando a una perizia nell'appartamento si sarebbero sviluppati due focolai distinti: il primo davanti al portone d'ingresso - nella parte interna - e l'altro nella camera da letto della casa. 

Nel corso degli interrogatori il sospettato ha continuato a cambiare versione piu' volte, riguardo all'orario e alla modalita' in cui le fiamme erano divampate e, secondo l'accusa, insceno' poi un rogo divampato all'esterno dell'abitazione per sviare le indagini. Anche dalle intercettazioni emerge un quadro molto chiaro: l'uomo parlava spesso dei "suoi soldi". 

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