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Venerdì, 19 Aprile 2024
Incendi

Forte odore di bruciato a Milano: boom di segnalazioni da piazzale Lotto a Città Studi

Tante segnalazioni a Milano per il forte odore di bruciato che si respira in tutta la città

Ancora 'puzza' di bruciato e cattivo odore segnalato in varie zone della città. Mercoledì mattina, tantissimi milanesi si sono risvegliati e dopo aver messo il naso fuori casa la prima cosa che hanno avvertito è stato un forte odore di plastica. Cielo grigio, a tratti bluastro, e aria difficile da respirare.

In molti si sono informati con i vigili del fuoco o suoi social sull'eventuale presenza di nuovi incendi a Milano, ma oltre ai due scoppiati il 14 e il 15 ottobre: quello vastissimo al capannone di rifiuti di via Chiasserini, tra Quarto Oggiaro e Bovisasca, e quello con alte fiamme al deposito, sempre di rifiuti, di Novate Milanese: non ci sono sono incendi di rilievo. In particolare, mercoledì 17 ottobre, l'incendio di via Chiasserini, secondo il comando provinciale dei vigili del fuoco, è quasi domato. Ci sono solo piccoli focolai ma si stanno scandagliando i rifiuti per spegnerli definitivamente.

Incendio discarica in via Chiasserini

Le segnalazioni arrivate a MilanoToday

"Sapete se ha preso fuoco qualcosa dalle parti di Via Lombroso (zona Ortomercato) c’è un odore di bruciato più forte del solito, ogni tanto si sente quando bruciano i panettoni o le brioche in un stabilimento li vicino, ma oggi è molto più forte", ci chiede un lettore attorno alle 9. Quasi in contemporanea un'altra lettrice ci invia una foto e scrive: "Ciao sono in zona Fiera/ City Life e anche questa mattina non si respira: c’è un'aria acre che fa piangere gli occhi e irrita la gola. La foto non rende ma la nebbia non è bianca come sempre, ma con sfumature bluastre. Ma che cavolo stiamo respirando?"

Incendi nelle discariche: Milano come la terra dei fuochi

E poi: "Ancora la nube tossica oppure un altro incendio in zona Lotto?". E ancora: "Buongiorno, abito in Piazza Sant’Agostino (zona Sant’Ambrogio) e stamattina svegliandomi e aprendo le finestre ho notato un odore strano nell’aria, sembra quasi plastica bruciata. Volevo sapere se vi sono arrivate altre segnalazioni".

"Zona via Archimede da stamattina aria irrespirabile e foschia . Cosa sta succedendo?", dice un altro lettore. Le zone da cui arrivano le segnalazioni sono tante. "Buongiorno, per le strade in zona Città Studi-Piazzale Susa stamattina vedo molto fumo e puzza di bruciato. Ci sono incendi in corso in zona? C’è pericolo per la salute? Grazie mille e buon lavoro", scrive qualcun'altro.

"Hanno segnalato da tutta Milano un forte odore. Cos'è successo?", dice ancora un lettore. "Ciao, ma la puzza di bruciato che si sente in zona via Pascoli via Abruzzi questa zona è dovuta alla discarica?", si chiede un altro utente.

Le precauzioni

Dal Comune viene la raccomandazione per chi abita nelle vicinanze del rogo di "sostare il meno possibile all'aperto", oltre a "non mangiare verdura o frutta prodotta nell'area", come si legge in una nota. Nella giornata del 16 ottobre l'incendio continuava a divampare, alimentato dall'enorme quantità di rifiuti presenti nell'area, nonché dal vento. 

"Se dovessero presentarsi ulteriori criticità non esiteremo a prendere altri provvedimenti", scrive il Comune, assicurando che in futuro impianti di stoccaggio e smaltimento di rifiuti saranno soggetti a norme più severe. Tutto questo oltre al lavoro della polizia e della magistratura per individuare l'eventuale causa dolosa del gigantesco rogo.

Le analisi dell'aria

Arpa Lombardia (l'agenzia regionale per la protezione dell'ambiente) scrive sul suo sito che "i tecnici del nucleo specialistico Arpa hanno posizionato un campionatore per la ricerca dei microinquinanti in atmosfera presso la Caserma dei Cc di Via Chiasserini 104", specificando che "dalle misure speditive effettuate nelle aree circostanti l’incendio con apposita apparecchiatura, non si rilevavano contaminazioni".

Il materiale interessato dal rogo, come spiegato dall'agenzia, è costituito da rifiuti urbani misti, contenenti plastica e legno. Arpa ha inoltre evidenziato che "le prime verifiche con strumenti da campo non hanno rilevato inquinanti presenti se non alcune tracce di ammoniaca".

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