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Cronaca

Negozi in metrò, "Non esistono al Catasto". Atm: "Non è vero, dimostreremo"

Aperta inchiesta dopo un esposto di un commerciante sfrattato dopo avere ristrutturato un negozio sotto la metropolitana. Ma Atm non è d'accordo: "Si tratta di un moroso, presenteremo tutta la documentazione"

Tegola su Atm. La procura ha aperto un'indagine sui "negozi fantasma" sotto la metropolitana. L'inchiesta è partita dall'esposto che alcuni commercianti hanno presentato, relativo a spazi commerciali che non esistono nel catasto. Si parla di qualcosa come 300 vani per 22mila metri quadrati. La vicenda che ha dato avvio al procedimento è quella di una società che dichiara di essere stata sfrattata dallo spazio a Lambrate, dopo avere ristrutturato il locale per 41mila euro che Atm, a loro dire, avrebbe dovuto scalare dall'affitto: ma per quell'episodio una prima inchiesta era stata archiviata.

L'inchiesta al momento non ha profilo penale e non ha indagati. Atm però non ci sta: "Si tratta di commercianti - scrive l'azienda in una nota - che in grave situazione di morosità continuano a sollecitare le autorità. Non intendiamo più accettare attacchi mediatici infondati. Atm presenterà i dettagli di locazione, comprese tutte le situazioni creditorie, a riguardo degli esercizi commerciali all'interno della metropolitana

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