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Incidenti stradali Cagnola / Via Michelino da Besozzo

Ubriaco e senza patente, travolge e uccide un uomo: condannato all'ergastolo della patente

L'autista, che era fuggito, condannato a 6 anni e mezzo. Per lui patente sospesa per sempre

A bordo della sua auto aveva travolto e ucciso un uomo di ottantotto anni che stava tornando a casa. Poi, come se nulla fosse successo, era andato nel suo appartamento a dormire, naturalmente su quella stessa macchina. Ma da ora, per decisione del tribunale di Milano, non potrà mai più mettersi alla guida. 

Alessandro Ghezzi, geometra milanese di quarantacinque anni, è stato condannato a sei anni e sei mesi di carcere e alla sospensione a vita della patente per avere, lo scorso 27 gennaio, ucciso l'88enne Sandro Orlandi. 

Uomo ucciso da un'auto pirata - Foto © B&V

Quella sera, pochi minuti dopo le 20, il pensionato era stato investito in via Michelino da Besozzo mentre faceva ritorno a casa dopo il solito pomeriggio trascorso al circolo per anziani di via Bodoni. A travolgerlo era stata una Bmw serie 3 guidata proprio da Ghezzi, che dopo l'impatto era fuggito centrando una seconda macchina e un furgone bianco fermo in strada. 

A incastrare il pirata era stato un agente della Polstrada - la loro sede è proprio in via da Besozzo -, che aveva segnato il numero di targa della Bmw e lo aveva consegnato ai ghisa. Gli agenti della Locale a quel punto lo avevano prelevato a casa, un appartamento in cui viveva insieme alla mamma, e lo avevano arrestato con l'accusa di omicidio stradale. Il 45enne - con patente sospesa, ubriaco e a bordo di un'auto senza assicurazione - aveva detto ai vigili di non sapere niente, ma era stato messo nei guai da alcuni pezzi di fanale lasciati sul luogo del dramma. 

Venerdì pomeriggio - al termine del processo con rito abbreviato, che gli ha garantito lo sconto di un terzo della pena - per lui è arrivata la condanna firmata dal gup Natalia Imarisio.

"Sono troppo coinvolto per parlare - le uniche parole del figlio della vittima -, però credo che servano pene anche più severe". "Ci soddisfa - ha invece detto il legale della famiglia Orlandi, Domenico Musicco - la revoca della patente a vita, il cosiddetto ergastolo della patente, un caso raro".

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