Un odg votato all'unanimità per sollecitare il premier e il ministero dell'ambiente a rendere disponibili i tre milioni già stanziati contro l'emergenza inquinamento nel Lambro e nel Po. E' il "pressing" attuato dalla Consulta delle province del Po per portare avanti i lavori di monitoraggio sui danni seguiti allo sversamento di 2.600 tonnellate di idrocarburi nello scorso febbraio. Dalla Consulta, inoltre, è partita la richiesta per un altro milione e mezzo necessario per il completamento dell'attività e un'adeguata cifra per le operazioni di bonifica.

La prima somma di tre milioni, secondo il piano della Consulta, sarà ripartita tra le regioni coinvolte dall'emergenza ambientale: uno alla Lombardia, 1,5 all'Emilia Romagna e 500.000 al Veneto. "Le operazioni di prevenzione attuate fino a oggi - ha spiegato il neo nominato segretario generale dell'autorità di bacino Francesco Puma - riguardavano le emergenze relative a esondazioni o siccità, ma non eravamo preparati a emergenze ambientali di questa portata".