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Cronaca

Attentato alla Santa Barbara, ieri gli interrogatori dei due complici

Ieri nel carcere di San Vittore gli interrogatori ai due complici di Geme: Isafral ha ribadito la sua estraneità al terrorismo fondamentalista, mentre Kol ha preferito avvalersi della facoltà di non rispondere. Oggi la commissione sicurezza del Comune a San Siro

La giornata di ieri è stata caratterizzata dagli interrogatori dei due complici di Mohammed Geme, l’uomo che lunedì ha tentato di far saltare in aria la caserma Santa Barbara con una bomba rudimentale.

Solo uno dei due, Mohammed Israfel, ha deciso di rispondere alle domande del giudice per le indagini preliminari, ma solo per dire che lui con il terrorismo islamico non c’entra niente. Mahmoud Kol invece si è avvalso della facoltà di non rispondere. Gli interrogatori sono avvenuti nel carcere di San Vittore, dove i due si trovano.

Kol, secondo alcune indiscrezioni, potrebbe aver deciso di evitare di parlare perché in attesa di un esame chimico a cui si è sottoposto volontariamente, e che dovrebbe stabilire se è stato in contatto di recente con le sostanze con cui la bomba è stata fabbricata, in particolare con il nitrato di ammonio.

Intanto continuano le perquisizioni e le analisi del materiale trovato nel covo del commando, in via Gulli: le prime informazioni parlano di un passaporto ritrovato oltre al materiale chimico, non prova sufficiente per considerare l’ipotesi di altri complici per la preparazione dell’attentato.

Oggi intanto la commissione comunale sulla sicurezza farà un giro in Via Civitali 30 a San Siro, per visitare la casa di Geme e Kol e per verificare la questione sicurezza nella zona di San Siro.
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