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Cronaca Garibaldi / Corso Como

Rissa Irvine - Moratti jr., al processo è "show" di Irvine

L'ex pilota della Ferrari comincia a mimare (con ampi gesti delle mani) i momenti "salienti" della rissa del 2008 con il figlio dell'ex sindaco, ma il giudice lo stoppa

L'ex piolota della Ferrari Eddie Irvine è intervenuto oggi al processo in cui è co-imputato con Gabriele Moratti, figlio di Gianmarco e dell'ex sindaco di Milano, Letizia. E ha messo in scena un piccolo "show" da mimo.

L'episodio è la rissa all'Hollywood del 20 dicembre 2008. I due protagonisti si sono denunciati a vicenda e sono entrambi imputati per lesioni gravi. Gabriele Moratti risponde anche di minacce, con l'aggravante dei futili motivi. Secondo la versione dell'ex pilota irlandese, questi aveva preso posto al privè della discoteca insieme ad alcuni amici quando, da dietro, si è sentito tirato e colpito più volte alla testa. "Ho perso l'equilibrio e solo dopo ho reagito colpendo alla cieca", ha spiegato Irvine aggiungendo di non essersi mai voltato indietro per non essere colpito al volto. Ha anche ammesso il colpo al rivale col bicchiere, "che però non si è rotto". Irvine ha anche spiegato che all'origine ci sarebbe stata la gelosia: Irvine infatti avrebbe precedentemente inviato un sms a una ragazza ex di Gabriele Moratti.

Gabriele Moratti, presente in aula, ha ascoltato il racconto dell'ex "rivale" talvolta scuotendo la testa e talvolta restando impassibile. Sarà sentito il 29 giugno, giorno della prossima udienza.

A un certo punto Eddie - per spiegare al giudice la dinamica della rissa - ha incominciato a mimare l'episodio con ampi gesti delle mani, ma il giudice l'ha immediatamente richiamato: viene infatti registrato soltanto l'audio del processo, dunque le spiegazioni "gestuali" non sarebbero state prese in considerazione.

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