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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca

Prostituzione nel centro massaggi, l'ex soubrette Kyra Kole chiede i domiciliari

L'avvocato della donna: "Operatrici con partita Iva, le teneva d'occhio perché non andassero oltre"

Per gli investigatori, coordinati dal pm monzese Carlo Cinque, era sì un centro massaggi, ma funzionava anche, all'occorrenza, come luogo di prostituzione, come nella serie tv americana "The Client List". Ma Edyna Greta Gyorgy, ungherese 33enne nota come Kyra Kole nel mondo dello spettacolo, arrestata dai carabinieri, l'accusa di sfruttamento della prostituzione non corrisponde affatto a verità. E il suo avvocato Maurizio Vinciguerra ha presentato al Tribunale del Riesame di Milano la richiesta dei domiciliari giudicando eccessivamente duro il provvedimento del gip di Monza che, appunto, ha confermato il carcere cautelare per la donna.

Video: prostituzione nel centro massaggi?

Il centro olistico aperto a dicembre 2018 dalla show girl a Carate Brianza avrebbe fruttato una cifra di circa 70 mila euro. Nel "menu" dei massaggi si passava da 15 euro per trattamenti localizzati a 130-150 euro per massaggi "you and me", "tantra" o "completi". In questi mesi, gli investigatori hanno notato l'alternarsi di diverse operatrici, pressoché tutte straniere, che aprivano una partita Iva e dividevano al 50% i proventi con Gyorgy.

Prostituzione in centro massaggi: "Tutto in regola"

Secondo l'accusa, la donna controllava attraverso le telecamere l'attività di massaggio nelle stanze del centro olistico. Ma per la difesa questo controllo era finalizzato semmai ad evitare che le operatrici si spingessero "troppo oltre" rispetto al semplice massaggio. Per Gyorgy e il suo avvocato, insomma, tutto era in regola. 

Non solo: Vinciguerra contesta la scelta di confermare il carcere giudicandola eccessiva rispetto al profilo dell'indagata. C'è forse, per il gip, il timore che la donna, che è ungherese, vada all'estero e non si faccia più viva. Ma per il suo avvocato è normale che una persona con parenti all'estero possa andare a trovarli. "Mettiamo in carcere allora tutti gli stranieri sospettati perché possono scappare all'estero", il commento del legale.

Spetterà all'accusa, al processo, dimostrare che i massaggi sconfinavano nel rapporto sessuale a pagamento e che la donna lo sapesse. In tal caso la posizione si farebbe difficile per Kyra Kole, visto che la legge in vigore, pur non vietando la prostituzione in sé, di fatto la "confina" in poche e rigide possibilità "operative", tra cui non è compreso l'affitto di stanze in un centro estetico. Il caso ha fatto particolarmente notizia perché la protagonista ha un passato televisivo (Ciao Darwin, serate come dj). E chissà che non possa essere l'occasione per riaprire un dibattito sulla bontà e i limiti della Legge Merlin.

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