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Cronaca Via Giuseppe Ripamonti

La protesta di Retescuola in Provveditorato

Retescuola manifesta contro il Provveditorato: 470 palline da ping pong sparse nell’atrio dell’edificio per protesta. Il numero corrisponde agli insegnanti lasciati a casa a Milano, nonostante l’aumento del tempo pieno e degli iscritti

I genitori di Retescuola avevano promesso che si sarebbero mossi contro i tagli alla scuola e così hanno fatto. Ieri sono riusciti infatti ad entrare al Provveditorato agli Studi di Milano e a sparpagliare oltre 470 palline da ping pong colorate.

Il numero di palline non è casuale corrisponde infatti al numero di docenti che a Milano sono rimasti a casa, nonostante sia cresciuto sia il tempo pieno che il numero di alunni negli istituti scolastici cittadini.

Duecento tra genitori, docenti ed insegnanti si sono quindi ritrovati davanti al Provveditorato agli Studi di Milano in via Ripamonti. Dopo due ore di attesa per il provveditore (che non si è fatto vedere), tra canti, balli e musica, il gruppo ha dato via ad un corteo spontaneo guidato da un drago di cartapesta: la costruzione è stata realizzata con tutti gli articoli di giornale trovati dal gruppo sulla Riforma Gelmini.

Bloccato per diverse ore del pomeriggio il traffico e nelle zone circostanti. Il provveditore Antonio Lupacchino, una volta terminato il corteo, ci ha tenuto a precisare che una delegazione di Retescuola era stata invitata a salire per un tavolo di confronto, ma che la risposta è stata negativa.
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