rotate-mobile
Cronaca

Filt-Cgil e trasporti, sulla M1 circolano ancora i treni del 1964

Sono sempre più frequenti gli incidenti sui mezzi pubblici. Atm difende il suo operato: “gli incidenti sono calati del 52% e i deragliamenti del 75%” ma il sindacato attacca “servono almeno 130 scambi automatici e una scuola per tranvieri provinciale"

Fanno notizia spesso negli ultimi tempi i continui incidenti del trasporto pubblico. L’ultimo di cui siamo venuti a conoscenza, è successo venerdì scorso: un tram ne ha tamponato un altro in Via Pascoli. Il 16 giugno scorso, poi, un altro scontro tra tram in Piazza Cinque Giornate ha provocato il ferimento di cinque persone.

Per cercare di capire la situazione dei mezzi pubblici, della loro manutenzione, delle linee su cui viaggiano abbiamo chiesto  ad Atm. Sulla questione incidenti, l’ufficio stampa dell’azienda ci ha detto che “dal 2008 gli incidenti sono calati del 52% e i deragliamenti del 75%”.

Per quanto riguarda il rinnovo del parco mezzi, sempre dal 2008, la compagnia ha ne ha introdotti 273 nuovi, così distribuiti: 144 autobus e 30 filobus (entrambi di categoria ecologica), 42 tram, 11 treni (metro) e 11 radiobus. “Entro il 2011, 500 nuovi mezzi saranno in circolazione sulle strade e nelle metropolitane milanesi” ci  dicono dall’azienda.

La Filt-Cgil, il sindacato dei lavoratori impegnati nel settore trasporti, non sembra concordare con l’azienda sul rinnovamento dei mezzi. In un documento del dicembre 2008, si legge infatti che “I guasti ai mezzi, ormai considerati fisiologici, sono in continuo aumento vista l’anzianità dei mezzi. Ad esempio la Linea 1 della metro è stata inaugurata il 1 novembre del 1964 e dopo 44 anni, sono ancora in circolazione i primi tre treni d’acciaio, che tra l’altro consumano una notevole quantità di energia elettrica”.

Per quanto riguarda gli interventi che hanno riguardato la rete invece, “sono stati sostituiti 19 km di binari, 93 scambi sono stati modernizzati e sono stati installati 117 segnali per tram” sottolineano i responsabili del trasporto pubblico.

Secondo il sindacatoservono maggiori interventi sulle linee, sia per aumentare la sicurezza, ma anche per ammodernare le strutture. “Nei punti critici della città” spiega il documento Filt “bisogna installare entro sei mesi almeno 130/150 scambi automatici di nuova tecnologia; ci vorrebbero più semafori asserviti alle linee tranviarie; un nuovo sistema di segnalamento sulle linee della metropolitana per aumentare le corse nelle ore di punta e maggiore assistenza ai conducenti con ausili tecnologici”.

Spesso però, tra le cause ufficiali degli incidenti c’è l’ormai famoso “errore umano”. Siccome la performance dei dipendenti di una data azienda, dipende anche da come sono stati formati dalla società stessa, abbiamo chiesto ad Atm che cosa fa per preparare i suoi autisti al  servizio su strada e su rotaia.

L’anno scorso  la società dichiara di aver fatto “314 corsi di formazione per 5mila persone e quest’anno 330 corsi per 7mila: i conducenti di Atm sono 5mila e sono impegnati in 20mila corse al giorno”. Sul fronte delle assunzioni, l’azienda ha preso 450 nuovi dipendenti nel 2008 e 650 nel 2009.

Per la Filt il miglioramento della formazione e delle prestazione degli autisti dovrebbe essere fatto su due fronti: “nel settore del viaggiante e in quello della manutenzione”. Nel primo caso per il sindacato è necessario abbattere il monte ore di straordinari, che supera abbondantemente il milione e mezzo di ore l’anno, mentre nel settore manutenzione è necessario incrementare la manodopera per far fronte alle esigenze di costanze riparazione dei mezzi.

A tal proposito la Filt propone anche alla Provincia l’istituzione di una “scuola per tranvieri” con percorsi formativi che permettano di acquisire le relative abilitazioni.
Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Filt-Cgil e trasporti, sulla M1 circolano ancora i treni del 1964

MilanoToday è in caricamento