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Cronaca

Furti in casa, le zone più a rischio? Lambrate, Loreto, Città Studi

Lo dice uno studio presentato in Cattolica: mappe per prevedere i furti. Il 59% degli episodi nel 6% dei palazzi. Attenzione tra ottobre e gennaio (con un'escalation appena dopo Natale), più che altro il venerdì e il sabato tra le 8 e le 10 e tra le 17 e le 20. Si sfrutta l'assenza dei proprietari in casa

Più che raddoppiati, in dieci anni, i furti in abitazione nei comuni medio-grandi del Nord Italia. Il dato emerge da una ricerca (Transcrime Research in Brief) presentata all'Università Cattolica, l'altro giorno. La novità è che ora si possono prevedere in qualche modo le località o i quartieri che, più probabilmente di altri, saranno colpiti dai furti. Usando i dati relativi al 2013, i ricercatori hanno creato mappe che sono riuscite a prevedere il 29% (Milano), il 41% (Bari) e il 47% (Roma) dei furti realmente accaduti nel 2014.

Secondo il modello, per esempio, dopo un furto in abitazione, i numeri civici negli immediati dintorni restano ad alto rischio per 18 giorni (una specie di effetto contagio). A Milano (ma non a Roma e a Bari) è un fattore di rischio la vicinanza con un Compro Oro. In nessuna delle tre città è risultato fattore di rischio la vicinanza (non più di 250 metri) con un campo rom. 

Sorprende che il 58% dei furti in abitazione sia avvenuto nel 6% dei numeri civici. Un dato che, per l'appunto, dimostrerebbe sia l'effetto contagio (da un furto in un palazzo ai furti nei palazzi vicini) sia una sorta di ripetuta vittimizzazione, cioè abitazioni colpite più volte in un anno.

Per il 2015 a Milano, la previsione è che saranno più colpiti i quartieri di Lambrate, Loreto e Città Studi, oltre ad altre zone come Centrale, Buenos Aires, Porta Venezia, XXII Marzo, Isola, De Angeli o Monte Rosa. Attenzione tra ottobre e gennaio (con un'escalation appena dopo Natale), più che altro il venerdì e il sabato tra le 8 e le 10 e tra le 17 e le 20. Si sfrutta l'assenza dei proprietari in casa. 

Nel mirino gli anziani, spesso derubati dopo essere stati raggirati da finti postini, tecnici del gas, bancari che chiedono di controllare le banconote in casa. Non vengono risparmiate nemmeno le case popolari e le abitazioni meno 'facoltose': si sfrutta il fatto che, spesso, non ci sono sistemi di allarme o sorveglianza.

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