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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Cala l'acqua nel Lago Maggiore: Expo potrebbe rimanere a secco

Nel lago entra meno acqua di quanta ne esce A rischio sia il Ticino che i canali di irrigazione e conseguentemente l'impianto di condizionamento di Expo e i suoi giochi d'acqua

Caldo africano, poche piogge e coltivazioni che necessitano di molta acqua. Nei prossimi giorni non è prevista alcuna precipitazione e il livello del Lago Maggiore continua a scendere: esce più acqua di quanta ne entra. Una situazione che se si protraesse per diverso tempo potrebbe diventare difficile per la flora e la fauna del fiume Ticino, ma anche per l’agricoltura lombarda ed Expo, il cui impianto di condizionamento — oltre che i giochi d’acqua — dipendono dal bacino idrico condiviso tra Lombardia, Piemonte e Svizzera. 

Il livello del lago fino al 2010 era regolato da una convenzione internazionale stipulata negli anni Quaranta. Il testo sanciva che il livello massimo delle acque nel periodo invernale (1 novembre, 28 febbraio) non doveva superare lo zero idrometrico di oltre 150 centimetri, mentre nel periodo estivo doveva essere superiore allo zero di un metro.

Nel 2003 e nel 2006 si verificarono dei lunghi periodi di siccità in seguito ai quali, nel 2010, fu adottato un provvedimento sperimentale chiamato «Deflusso minimo vitale» che, grazie all’innalzamento perenne del limite a 150 centimetri, riusciva a garantire al Ticino una portata estiva di 18 metri cubi al secondo. Un metodo che nell’estate del 2012 ha permesso di superare un periodo di siccità senza causare alcun danno al fiume azzurro e alle colture. 

I rubinetti si sono parzialmente chiusi nel 2014 quando il Consorzio del Ticino, ente che regola il livello del fiume e del Lago Maggiore, ha ricevuto dal Ministero l’ordine di sospendere il programma. La sospensione del provvedimento fu decretata in quanto l’innalzamento del bacino lacustre «mangiava» le spiagge sulle sponde elvetiche e del verbano, con conseguente danno per il turismo. A luglio 2014 fu siglato un accordo a metà: il livello delle acque — nel periodo estivo — sarebbe cresciuto di 25 centimetri. 1,25 metri sullo zero idrometrico, quindi.

Lo scorso mese di maggio i soci del parco del Ticino, visto che l’afflusso di acqua nel bacino era simile a quello degli anni 2003 e 2006, avevano chiesto l’innalzamento del lago di altri 25 centimetri, per raggiungere il metro e mezzo del provvedimento sperimentale. La scorta sarebbe stata necessaria per garantire la sopravvivenza alla flora e la fauna del Ticino; l’irrigazione dei campi (attraverso il Canale Villoresi e il Naviglio) e il funzionamento dell’impianto di condizionamento di Expo, che utilizza l’acqua del bacino. Sulla questione, per il momento non c’è ancora alcuna presa di posizione: si dovrà esprimere il tribunale delle acque di Roma, ma la prossima udienza non si terrà prima di settembre.

In questi giorni l'acqua del Lago Maggiore continua a scendere. Secondo i dati riportati da VareseNews ogni secondo dalla diga di Miorina — sbarramento che regola il livello del lago — escono 250 metri cubi di acqua, mentre i corsi d'acqua portano all'interno del lago solo 170 metri cubi. Tradotto: ogni secondo il livello del lago scende di 80 metri cubi. Gran parte dell'acqua che esce dal «Fiume azzurro» viene immessa nel Canale Villoresi e nel Naviglio, in questo modo solo 25mila litri di acqua rimangono nel Ticino, mettendo a rischio tutto l'ecosistema.

Secondo le stime pubblicate il sito espositivo consuma 700 litri di acqua al secondo. Acqua che serve sia per garantire i giochi d’acqua, sia per il corretto funzionamento degli impianti di condizionamento dei padiglioni. Lo scorso 10 marzo il Consorzio Villoresi, ente che fornisce l’acqua al sito espositivo, aveva messo scritto in una missiva che «Qualora, per scarsa disponibilità d'acqua del Ticino, dovesse significativamente ridursi la portata derivata per il canale, stante la priorità di utilizzo per l'agricoltura dettata dalle norme vigenti, il Consorzio potrebbe trovarsi impossibilitato ad erogare la quantità d'acqua richiesta dalla società Expo per il regolare funzionamento del sito espositivo». Questo perché la priorità dei canali è garantire acqua all’agricoltura. 

Per il momento il sistema idrico sta tenendo. Ma la situazione potrebbe farsi seria. «Secondo i nostri calcoli — spiega Luigi Duse, vicepresidente del Parco del Ticino — entro una decina di giorni il livello del lago sarà troppo basso e questo si ripercuoterà su tutto il bacino mettendo a rischio agricoltori, centrali elettriche e anche il sito di Expo». Per questo motivo nella giornata di martedì il Parco ha inviato una diffida al comitato tecnico istituzionale dell’autorità di bacino del fiume Po a disporre l’incremento del livello massimo di regolazione del Lago Maggiore nel periodo estivo ad un metro e cinquanta sullo zero idrometrico.

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