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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Davide, uno degli aggressori di Bettarini, gli scrive una lettera dopo averlo accoltellato

Era stato il primo a fornire una sorta di ammissione di colpa ai giudici. Le sue parole

Davide Caddeo, il giovane condannato a 9 anni per aver accoltellato il primo luglio Niccolò Bettarini fuori dalla discoteca milanese 'Old Fashion' e che ha ottenuto un mese fa i domiciliari con l'obbligo di curarsi dalla dipendenza dalla cocaina e lavorare, ha inviato una "lettera" al figlio di Stefano Bettarini e di Simona Ventura nella quale ha "scritto di aver compreso durante la carcerazione i molti sbagli commessi".

E' quanto emerge dalle motivazioni della sentenza del gup Guido Salvini che a gennaio ha condannato Caddeo e altri tre giovani per il tentato omicidio.

Nella lettera Caddeo spiega "di essere determinato" a seguire "un programma che lo aiuti a uscire dalla tossicodipendenza che lo ha portato ad azioni come quella avvenuta". Nelle motivazioni il gup chiarisce che il 20enne non venne aggredito in quanto "figlio di Bettarini". Sembra che "nessuno o quasi nessuno" degli aggressori "lo conoscesse" e "non sembra" che l'aggressione "fosse dall'inizio mirata alla sua persona".

La confessione di Caddeo

Davide Caddeo era stato il primo a fornire una sorta di ammissione di colpa ai giudici. Aveva affermato di aver colpito Bettarini almeno con una coltellata. Secondo il pubblico ministero l'imputato ne avrebbe invece sferrate otto. Caddeo aveva depositato attraverso i suoi avvocati Robert Ranieli e Antonella Bisogno, una memoria nella quale ammetteva di essere il responsabile di uno degli otto colpi.

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