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Cronaca

San Raffaele, la Direzione dà il via ai licenziamenti: "tagliati" in 244

"E' la conseguenza del reiterato rifiuto dei sindacati di prendere in considerazione le nostre proposte". E' quanto dichiara la Direzione sulla vicenda

Il giorno tanto temuto è arrivato: il San Raffaele ha avviato una procedura di licenziamento collettivo che riguarda 244 dipendenti. Lo annuncia una nota del gruppo ospedaliero.

"Si è reso necessario a causa del perdurare di un'ingente perdita, che ha carattere strutturale, e che non può essere eliminata senza una riduzione dei costi inerenti il personale". Lo afferma l'ospedale in una nota, in merito al taglio del personale.
L'ospedale San Raffaele, da qualche mese passato nelle mani di Giuseppe Rotelli, patron del gruppo San Donato, precisa che "si è cercato di contenere al massimo la riduzione di personale che, inizialmente prevista in 450 unità, è stata limitata a 244 unità". "Tale risultato - commenta l'azienda - è stato reso possibile grazie all'impegno dell'amministrazione ad intensificare ed estendere ulteriormente le capillari ed energiche azioni di razionalizzazione e di efficientamento tempestivamente intraprese a partire dall'11 maggio 2012".
Infine, "la riduzione di organico, operata nel più rigoroso rispetto dei requisiti di accreditamento stabiliti dalla normativa vigente, non intacca e non intaccherà in alcun modo la qualità delle prestazioni e dei servizi, anche in quanto non riguarda infermieri professionali, tecnici sanitari, medici e ricercatori".
Inoltre, spiega l'ospedale, l'avvio della procedura "é la inevitabile conseguenza del reiterato rifiuto, da parte della Rappresentanza sindacale unitaria e delle organizzazioni sindacali, di prendere in considerazione la proposta del tutto alternativa ai licenziamenti formulata dalla Direzione dell'Ospedale San Raffaele già in un incontro in data 14 settembre 2012 e per iscritto il 19 settembre 2012. L'accettazione di questa proposta - ribadisce l'azienda - avrebbe evitato completamente i licenziamenti".
L'aspetto più rilevante della proposta riguardava la rinuncia ad alcuni accordi stipulati con la precedente amministrazione solo pochi mesi prima del conclamato dissesto finanziario dell'Ospedale, accordi presi sulla base di presupposti oramai superati, con oneri economici manifestamente insostenibili, divenuti eccessivamente gravosi anche a causa del significativo peggioramento del contesto in cui l'ospedale si è trovato ad operare nel corso del 2012. Infine, sostiene il gruppo ospedaliero "non va altresì sottaciuto che le attuali retribuzioni dei dipendenti del comparto dell'Ospedale San Raffaele risultano ad oggi superiori rispetto ai livelli medi usualmente presenti in tutto il sistema sanitario ed ospedaliero del nostro Paese".
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