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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Luca Massari è morto. Il pm cambia l'accusa per gli aggressori: omicidio volontario con crudeltà

Il tassista è stato aggredito per aver investito e ucciso accidentalmente un cane. Il pm dopo il decesso ha modificato l'imputazione per i 3 aggressori in omicidio volontario aggravato dalla crudeltà e dai futili motivi. Il padre: "Non provo rabbia"

Luca Massari, il tassista di Milano picchiato un mese fa per avere investito e ucciso un cane, è morto stamani per un arresto cardiaco. Lo hanno riferito all'Ansa fonti sanitarie. Il taxista non era mai uscito dal coma, ma due giorni fa aveva ricominciato a respirare da solo. Per questo ieri aveva lasciato il reparto di rianimazione del Fatebenefratelli di Milano, dove era ricoverato per essere trasferito in quello di neurochirurgia.

Il pm di Milano Tiziana Siciliano dopo il decesso del tassista ha modificato l'imputazione per i tre aggressori in omicidio volontario aggravato dalla crudeltà e dai futili motivi.

Il legale degli aggressori. "Nel rispetto della persona morta e dei suoi familiari, riteniamo che la qualificazione giuridica corretta di ciò che è accaduto è quella di omicidio preterintenzionale e non di omicidio volontario", ha spiegato l'avvocato Carlo Maffeis, uno dei legali dei tre aggressori del tassista. L'avvocato Maffeis ha spiegato che l'accusa contestata oggi dal pm, ossia l'omicidio volontario aggravato dalla crudeltà e dai futili motivi, porta ad una richiesta di pena dell'ergastolo. Secondo il legale, però, l'accusa contestata "non è esatta", perché gli indagati "non avevano in mente un disegno criminoso e la loro volontà non era quella di uccidere". Per l'avvocato, in sostanza, ciò che è successo sarebbe andato oltre le intenzioni degli aggressori. L'avvocato, infine, anche a nome degli altri legali, ha voluto "manifestare le condoglianze alla famiglia di Massari".

Il dolore del padre. "Non provo rabbia, abbiamo perso un figlio ed è questo quello che conta. Quello che è stato è stato", ha detto il padre del tassista morto a Milano a un mese dal pestaggio subito dopo aver investito un cane. L'uomo si trova ancora con i parenti nel reparto di neurologia dell'ospedale Fatebenefratelli. La famiglia ha nominato nelle settimane scorse un avvocato che li assisterà nel processo: si tratta dell'avvocato Cristiana Totis.

I medici. Le condizioni di Luca Massari, hanno spiegato i medici del Fatebenefratelli, erano "disperate fin dall'inizio". Massari aveva una "patologia cerebrale molto grave" ed aveva "funzioni cerebrali praticamente nulle". E' stato sottoposto ad interventi salvavita che però non sono serviti. L'arresto cardiaco, hanno spiegato, è "abbastanza frequente per persone che hanno subito questi tipo di lesioni".

Gli organi. Non è stato possibile l'espianto degli organi di Luca Massari, autorizzato dalla famiglia, a causa di uno stato infettivo che ha pregiudicato le condizioni degli organi stessi. Per accertare le modalità del decesso, il magistrato ha disposto l'autopsia sulla salma.

L'aggressione. Luca era stato aggredito il 10 ottobre scorso in Largo Caccia Dominioni dopo che con il suo taxi aveva investito e ucciso un cagnolino, un cocker, scappato in strada. Massari era sceso dall'auto per prestare soccorso al cane e per scusarsi, ma era stato pestato brutalmente da tre persone. Ricoverato in ospedale gli erano stati riscontrati un edema cerebrale e lesioni al viso, ai polmoni e alla milza.

Gli arresti. Sono tre gli aggressori arrestati per tentato omicidio che ora, con la morte di Massari, sono accusati di omicidio volontario. Si tratta di: Morris Michael Ciavarella, 31 anni, e i fratelli Cietterio, Piero, 26 anni, incensurato e senza un lavoro stabile, e Stefania, commessa di 28 anni e fidanzata di Morris. Il cane investito dal taxista, era della fidanzata di Piero Citterio.

Il sindaco di Milano. Letizia Moratti ha espresso le sue condoglianze alla famiglia di Luca Massari, esprimendo il suo turbamento "per una giovane vita spezzata in modo assurdo". Appresa la notizia del decesso nel corso di una conferenza stampa in municipio, il primo cittadino non è riuscita a trattenere la commozione. "Le mie condoglianze più sentite alla famiglia - ha detto il sindaco - in questi giorni sono stata in contatto con il padre: è un episodio che mi ha colpita, mi addolora e mi tocca nel profondo. Una giovane vita é stata spezzata in modo assurdo, per motivi assolutamente futili".

Il vicesindaco. “La morte del tassista Luca Massari, barbaramente picchiato un mese fa, è una notizia che mi addolora, anche alla luce dei  miglioramenti che c’erano stati negli ultimi giorni e che avevano riacceso la speranza. Sono vicino alla famiglia in questo triste momento e alla categoria cui va la mia piena solidarietà”, ha commentato Riccardo De Corato.

Il presidente della Regione Lombardia. "La notizia mi ha colpito nel profondo: è assurdo che un uomo possa morire in questo modo così barbaro", ha dichiarato Roberto Formigoni. "Mi voglio stringere al dolore della famiglia e delle persone che gli volevano bene - afferma Formigoni - e manifestare loro le mie più sentite condoglianze e quelle di tutta Regione Lombardia".

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