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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

"Applauso come quello sulla bara di Priebke": la Lucarelli diffamò la D'Urso, condannata

La condanna per la giornalista è arrivata il 28 novembre, secondo quanto riferito dal legale della D'Urso

Ha diffamato Barbara D'Urso via Twitter e Instagram nel 2016: per questo Selvaggia Lucarelli è stata condannata dal Tribunale di Milano, il 28 novembre, a pagare una multa di 700 euro e un risarcimento del danno che la presentatrice di Mediaset devolverà alla lotta contro la violenza sulle donne.

Lo rende noto Salvatore Pino, legale della D'Urso. La presentatrice aveva sporto querela per diffamazione aggravata per un commento «gratuitamente offensivo, basato - si legge nella nota - su fatti falsi e manifestamente incontinente». Tutto ruotava intorno ad un applauso ricevuto dalla D'Urso quando è stata ospite del programma "Le invasioni barbariche" su La7. «L'applauso del pubblico alla D'Urso ricordava più o meno quello alla bara di Priebke», era stato il commento incriminato.

La Lucarelli in udienza si era difesa sostenendo di non avere voluto creare un accostamento diretto della D'Urso al nazismo, ma di avere soltanto utilizzato una metafora per evidenziare la natura poco calorosa dell'applauso; tuttavia, secondo quanto riferito dall'avvocato della presentatrice, i giudici hanno rilevato che l'applauso fosse «obiettivamente caloroso», dunque che il commento avesse una base di «falsità». Inoltre, sempre secondo il legale della D'Urso, la Lucarelli durante il procedimento «si è sempre rifiutata di porgere le proprie scuse». Il pubblico ministero aveva invece chiesto l'assoluzione. 

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