L'Anac di Cantone contro M4: "Conflitto d'interessi di Metropolitana Milanese"
Le osservazioni dell'autorità anticorruzione. Il comune tranquillizza i residenti: "I lavori non verranno ritardati, risponderemo"
L'Anac (autorità anticorruzione) di Raffaele Cantone si abbatte sulla M4 di Milano come un fulmine. In particolare, al centro dell'indagine promossa dall'ente nazionale vi sono diversi aspetti riguardanti, appunto, la costruzione della quarta linea del metrò meneghino. E su uno solo di questi Cantone "salva" Palazzo Marino, ovvero la decisione di sospendere i lavori - e i cantieri - nei sei mesi di Expo 2015. Questa, per Cantone, è stata una scelta legittima, oltre che oculata in ragione del maggior afflusso di turisti e visitatori.
Pollice verso, invece, sugli altri aspetti analizzati: tra questi, l'affidamento a Metropolitana Milanese e il regime della gestione di M4. Vediamo di chiarire in cosa consistono le contestazioni senza scendere nel tecnicismo giuridico-finanziario.
MM, ovvero Metropolitana Milanese, società partecipata dal comune di Milano al 100%, è stata nominata alla direzione dei lavori della metropolitana. Per Cantone si tratta di un doppio ruolo, perché MM (peraltro scelta senza gara) è anche in supporto al "responsabile unico del procedimento", che è il comune. Controlla quindi chi dirige i lavori, cioè sé stessa: conflitto d'interessi.
Seconda questione, il ruolo della società mista M4 Spa, visto che nei fatti l'esame - da parte del suo consiglio d'amministrazione - della revisione del piano delle spese è stato de facto eliminato. Per Cantone e l'Anac, questo significa che non sarebbero più giustificati i soldi spesi per mantenere M4 Spa, che non servirebbe più.
Dai comitati di residenti c'è preoccupazione. Gli abitanti temono che ora i lavori subiranno ritardi per consentire al comune di Milano di "riparare" alle osservazioni dell'Anac, ma Palazzo Marino smentisce, asserendo che i contratti in essere non sono toccati dalle osservazioni e qunindi il cronoprogramma non viene intaccato.
