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Cronaca

Macchinisti ubriachi sul treno Frecciarossa: nei guai un 20enne di Milano, cosa rischia?

Nelle prossime ore sia il 20enne che il 35enne saranno iscritti nel registro degli indagati dalla procura di Brescia

Sospesi a tempo indeterminato, indagati dalla procura di Brescia e pure dall'azienda per conto della quale lavorano: Trenitalia. Le conseguenze per i due macchinisti, risultati troppo ubriachi per guidare il Frecciarossa da Brescia a Napoli, potrebbero non finire qui: entrambi rischierebbero di essere licenziati. L'azienda ha infatti fatto sapere che i due - 20 anni il più giovane, 35 il più anziano - hanno tradito il rapporto di fiducia che esiste tra dipendente e datore di lavoro e al termine dell'inchiesta interna verranno presi i provvedimenti del caso.

Alcol a fiumi al ristorante

Il 20enne di Milano e il 35enne romano avrebbero trascorso la serata di sabato in un ristorante della città, alzando decisamente il gomito: il più giovane dei due non è nemmeno riuscito a presentarsi in stazione all'alba di domenica ed è finito al Civile per le cure del caso. Il 35enne è invece salito a bordo del convoglio che avrebbe dovuto partire alle 5.17: nel sangue aveva un tasso alcolemico di 1,95 grammi per litro. Per fortuna il capotreno si è accorto che il macchinista era visibilmente alticcio e ha avvisato la Polfer. Il treno non è mai partito: i 67 passeggeri sono stati fatti salire su un bus che li ha portati a Milano Centrale, da lì hanno poi preso un convoglio diretto nella città partenopea.

Indagati dalla Procura: cosa rischiano?

Nelle prossime ore sia il 20enne che il 35enne saranno iscritti nel registro degli indagati dalla procura di Brescia che ha aperto un'inchiesta per interruzione di pubblico servizio perché il loro comportamento ha costretto Trenitalia a sopprimere il treno.

Una vicenda che ha fatto parecchio scalpore: anche il Codacons ha preso posizione e presentato un esposto in procura. "Mettere a repentaglio l'incolumità pubblica è un fatto che non può passare inosservato - fa sapere l'Associazione in una nota -  Non è possibile giocare con la sicurezza dei trasportati e, più in generale, dei cittadini. Si è sfiorato il disastro ferroviario ed è giusto che le Autorità intervengano per appurare eventuali responsabilità". 

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