rotate-mobile
Cronaca Corvetto / Via Ravenna

Milano, uomo scomparso nel nulla da più di venti giorni: “Lo hanno ucciso per vendetta”

Di Magdi, sessantenne egiziano, si sono perse le tracce il 2 agosto. Il racconto sul Corriere

Da solo non sarebbe mai andato via da casa sua. Per nessun motivo, raccontano i familiari, avrebbe lasciato la città. Avrebbe dovuto stringere i denti ancora per un po’ e poi avrebbe coronato il suo sogno: tornare in Egitto dalla moglie e dai figli. Ma adesso di lui si è persa ogni traccia. 

È avvolta nel mistero la sparizione di Ibrahim Abdou Akl - per tutti Magdi -, il cittadino egiziano di sessanta anni scomparso ormai dallo scorso 2 agosto.

Quel giorno - come racconta Cesare Giuzzi sul Corriere della Sera -, il sessantenne è uscito dalla sua casa di via Ravenna alle cinque del mattino per andare a lavoro e in quella casa non ha mai più fatto ritorno. 

Proprio nell’ambiente di lavoro, negli ultimi tempi, Magdi aveva avuto dei problemi. E i familiari, nella denuncia di scomparsa, non lo hanno nascosto. 

Il sessantenne lavorava come autista per una ditta di trasporti del Corvetto, che opera nel campo dell’Ortofrutta. “Lo abbiamo chiamato per giorni, ma il suo telefonino era sempre spento — ha raccontato il cognato al Corriere —. Così siamo andati a cercarlo nella ditta. C’era un uomo di circa 75 anni, ci ha trattati in malo modo e ci ha mandati via dicendo che Magdi era in ospedale, senza spiegarci nulla”. 

Neanche in ospedale, però, nessuna traccia. E il pensiero dei parenti torna sempre a quella lite con i datori di lavoro, coi quali lo stesso Magdi aveva da poco iniziato una causa per il riconoscimento del Tfr: centomila la richiesta del sessantenne, venticinquemila l’offerta dei titolari dell’azienda.

E così, nella mente dei familiari, si fa sempre più strada l’ipotesi che il sessantenne non sia scomparso, ma che sia stato “ucciso per vendetta”. 

Le indagini, al momento, sono nelle mani degli investigatori della sezione Omicidi della squadra Mobile, al lavoro per fare luce su quello che appare sempre più un mistero. 

Aggiornamento: il suo capo è indagato per omicidio

Il 13 marzo 2018, dopo serrate indagini, Daniele C., capo sul lavoro dell'operaio egiziano, è stato indagato dalla procura di Milano per omicidio volontario. La squadra mobile di Milano ha individuato il cellulare dell'imprenditore in azienda nella serata del 2 agosto e, come movente, ha individuato un contenzioso sull'ammontare del Tfr: l'operaio chiedeva 100 mila euro, l'azienda voleva concedergliene 25 mila. La difesa dell'imprenditore, però, smentisce su tutta la linea le accuse. 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Milano, uomo scomparso nel nulla da più di venti giorni: “Lo hanno ucciso per vendetta”

MilanoToday è in caricamento