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Cronaca

Malati cronici, pochi i medici di Milano che aderiscono al nuovo sistema

La riforma prevede che la gestione del malato sia affidata a un soggetto che si occuperà di tutto ciò che riguarda la sua cronicità: il medico ma anche direttamente un ospedale

Pubblicati gli elenchi dei gestori dei malati cronici in Lombardia. E si conferma che i medici di base (che potevano candidarsi al pari di strutture sanitarie pubbliche o private) non sembrano così "entusiasti" di candidarsi a questo ruolo. 598 medici su 1.882, cioè il 32%, hanno infatti aderito. A livello regionale il dato è del 48%, sotto le aspettative ma un po' più alto.

La riforma viene osteggiata apertamente da diversi medici e anche dall'ordine milanese. Recentemente anche il Tar si è pronunciato, respingendo un ricorso e dando quindi il via libera al cambio di metodo nella presa in carico dei malati cronici voluto dalla Regione.

La riforma: cosa succede per i malati cronici

La riforma prevede l'introduzione della figura del gestore o del co-gestore (insieme ad un ospedale pubblico o privato accreditato). Questo "tutor" potrà essere un medico di medicina generale ma anche una società in grado di gestire contemporaneamente migliaia di pazienti cronici. Che, con una lettera, saranno invitati appunto a scegliere un gestore a cui affidare l'organizzazione delle loro cure.

Concretamente il paziente non dovrà più preoccuparsi di ricette mediche, telefonate per prenotare le visite, code agli sportelli e così via. Farà tutto il gestore. La critica va al fatto che il paziente cronico avrà a che fare con due figure: il gestore per la sua cronicità e il medico di famiglia per tutto il resto. Vero è che il medico di "base" può candidarsi al ruolo di gestore ma soltanto per i pazienti con una sola patologia cronica (quasi due milioni di lombardi). Gli altri dovranno necessariamente avere a che fare con due figure.

Un'altra critica verte sulla "svendita" della gestione dei cronici ai privati accreditati. Alcuni temono che i grandi gruppi si porranno come sostanziali "oligopolisti" sulla scena della gestione dei malati cronici, in cambio di circa 40 euro all'anno per ogni presa in carico. Probabilmente si candideranno come gestori anche le ex aziende ospedaliere, cioè le nuove Asst (Aziende sociosanitarie territoriali).

Gli elenchi sul sito delle Ats

Gli elenchi dei gestori sono online dal 4 ottobre sui siti web delle singole Ats (ex Asl). Per l'Ats Città Metropolitana, tra gli enti gestori ci sono anche nove aggregazioni di medicina e pediatria generale. E poi tutti gli ospedali, molte case di cura e diversi centri diagnostici privati. L'elenco è consultabile online.

Anche diversi medici di base (non molti, come abbiamo detto) si sono candidati al ruolo. Ed anche questo elenco è consultabile online.

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