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Cronaca Cimiano / Via Padova

Marco Baldini non ha i soldi per i debiti e insulta e offende Fiorello: ma era intercettato

Baldini, con un grosso debito con un pregiudicato, insulta Fiorello perché colpevole, a suo dire, di dargli le briciole. Il creditore allora lo rassicura: "Io ero un mafioso, ci parlo io"

I nomi di Marco Baldini e Rosario Fiorello sono finiti nelle 'carte' delle indagini preliminari del giudice Carlo Ottone De Marchi, che hanno portato all'arresto di quarantacinque persone per un giro di traffico di droga con base in zona via Padova a Milano. I due noti personaggi non sono indagati ma al contrario, la magistratura ha cercato di comprendere se Baldini - la cui dipendenza dal gioco d'azzardo è finita più volte sui giornali - fosse stato vittima di estorsioni per un prestito di diecimila euro da parte di uno dei personaggi osservati: Carlo Zacco, pregiudicato e figlio del più noto Antonino, arrestato negli anni novanta per l'inchiesta 'Duomo Connection' di Ilda Boccassini.

Dalle intercettazioni emerge che Baldini, tra la fine del 2013 e l'inizio del 2014, con varie scuse - contratti di lavoro in arrivo, l'impegno con "L'Edicola Fiore" su Rai Radio 2 e un presunto incidente in auto - rimanda il pagamento di quella che pare essere una prima trance di un debito maggiore. In un'occasione, Zacco ricorda "alla vittima (Baldini, ndr) di essere stato un mafioso". Motivo stesso per cui "si offriva per spingere Fiorello a garantirgli ulteriori occasioni di lavoro utili per recuperare la necessaria liquidità" e saldare il debito. Questo avviene al termine di una telefonata nella quale Baldini si lamenta della presunta esosità di Fiorello, riferendosi al collega con disprezzo: "figlio di puttana", "incarna la mafia bianca" e "quelli intorno a lui hanno preso le briciole". Zacco a quel punto si fa avanti e dice: "Va bè chiamami che ci parlo io... io ero un mafioso... capito... questi fanno le prepotenze".

A parziale conferma della condizione di soggezione in cui Baldini sembra versare, il giudice cita un'intervista da lui rilasciata alla giornalista Maria Volpe in cui ha dichiarato di aver rinunciato a partecipare ad un programma con lo stesso Fiorello per evitare che quest'ultimo – o il programma – subissero in qualche modo gli effetti delle numerosi pressioni cui i suoi creditori lo stanno sottoponendo.

Secondo il giudice, per Zacco non si profilano elementi indiziari di sufficiente gravità per poter applicare alcuna misura cautelare nei suoi confronti.

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