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Cronaca

Acido: condanna ridotta in appello a Martina Levato

I giudici la condannano a 12 anni: confermata la condanna a 14 anni per l'ex amante Alexander Boettcher

Ridotta di due anni in appello la pena inflitta a Martina Levato per l'aggressione allo studente Pietro Barbini con una sostanza a base di acido. Confermata invece la condanna già inflitta in primo grado al suo (ex) amante Alexander Boettcher. La corte d'appello di Milano ha comminato 14 anni di reclusione per Boettcher (come in primo grado) mentre ha condannato Levato a 12 anni (la ragazza, in primo grado, era stata condannata a 14 anni come il suo - ex - amante).

Secondo quanto riferito dal suo avvocato, Martina Levato si è detta soddisfatta: «È la dimostrazione che quello che ho fatto ha toccato il cuore e la mente dei giudici», avrebbe affermato.

La difesa di Boettcher ricorrerà in cassazione mentre quella di Levato non ha ancora deciso il da farsi e attende le motivazioni della sentenza d'appello. La difesa di Barbini ha commentato che la sentenza «non indebolisce l'impianto accusatorio» e che lo sconto di pena per Martina Levato è dovuto «all'atteggiamento processuale diverso» tenuto dall'ex bocconiana.

I due giovani sono accusati di avere aggredito Pietro Barbini con una sostanza a base di acido il 28 dicembre 2014 in via Giulio Carcano per motivi legati alla "punizione" e alla "purificazione": da una parte, vi sarebbe stato il disegno di "punire" gli uomini con cui Levato aveva avuto, in passato, una qualche relazione sentimentale e, dall'altra parte, vi sarebbe stata la necessità di "purificarsi" in attesa del figlio della coppia, poi nato nell'agosto del 2015.

A causa di quella aggressione, Pietro Barbini ha perso irrimediabilmente la vista da un occhio. Quella contro Barbini è stata l'ultima delle aggressioni: era toccato anche a Stefano Savi (colpito per uno scambio di persona) e a Giuliano Carparelli (che si salvò proteggendosi con un ombrello aperto). Boettcher fu arrestato sul posto, in via Carcano, immediatamente dopo l'aggressione e si è sempre proclamato innocente. Levato dapprima ha difeso Boettcher cercando di scagionarlo, poi - al termine, a suo dire, di un percorso di allontanamento dall'ormai ex amante - ha chiesto ai giudici di poter spiegare le effettive responsabilità dell'uomo. E' intanto in corso il procedimento sull'affidamento del loro bambino.

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