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Cronaca Duomo / Piazza del Duomo

Coppia acido, “no ai domiciliari”

Il pm sulla richiesta di Martina Levato: "No ai domiciliari". A breve "lady acido" partorirà: inevitabile, a questo punto, che lo faccia in carcere. Dubbi sul futuro del piccolo

Niente da fare. Neanche questa volta. Ennesima batosta per Martina Levato, la studentessa già condannata a quattordici anni di carcere con il compagno Alexander Boettcher per l’aggressione con l’acido al giovane Pietro Barbini. 

I giudici del tribunale del riesame decideranno nei prossimi giorni sulla richiesta della giovane per la concessione degli arresti domiciliari, ma il pm Marcello Russo si è già opposto, dando il proprio parere negativo. 

Quasi inevitabile, a questo punto, che “lady acido” - imputata anche per altre aggressioni - partorisca in carcere. Sarà poi il tribunale dei minori ad occuparsi della sorte del bimbo. 

E’ possibile che si decida di lasciare il neonato alla madre,trasferendo entrambi in una struttura alternativa al carcere come l'Icam. Tra le ipotesi anche l’affido ai nonni, oppure la concessione dell’adozione a un’altra famiglia. 
 

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