rotate-mobile
Cronaca

Maxi frode fiscale su certificati C02:21 indagati

Le società interessate dai controlli hanno sede in diverse regioni d'Italia tra cui la Lombardia. Avrebbero acquistato i certificati in Paesi dove non si paga l'Iva per rivenderli in Italia senza pagare le tasse. L'importo evaso ammonterebbe a centinaia di milioni di euro

Questa mattina la Guardia di finanza ha effettuato 150 perquisizioni nei confronti di alcune società in diverse regioni d'Italia, tra cui la Lombardia, che avrebbero effettuato delle transazioni fittizie di quote di emissione di gas a effetto serra (i certificati CO2), mettendo a segno una maxifrode fiscale in materia di Iva, che ammonta a diverse centinaia di milioni di euro.

Ventuni gli indagati per associazione per delinquere finalizzata alla truffa ai danni dello Stato, emissione di fatture false e riciclaggio. Le persone iscritte nel registro degli indagati sono in gran parte i titolari delle società perquisite. Tra loro anche sotto inchiesta ci sono anche tre manager di una società di sevizi che ha favorito la costituzione e l'operatività della stragrande maggioranza delle aziende al centro degli accertamenti.

In sostanza, le aziende e le società perquisite, ipotizza la procura di Milano, acquistavano i certificati nei Paesi all'estero, dove non c'é la tassazione Iva, e le rivendevano in Italia applicando invece l'Iva, senza poi versarla all'erario.

L'operazione, oltre alla  Lombardia interessa il Veneto, Piemonte, Liguria, Toscana, Lazio, Campania, Abruzzo e Friuli-Venezia Giulia. A coordinarla il procuratore aggiunto di Milano, Francesco Greco e il pm Carlo Nocerino.

La frode fiscale transnazionale finalizzata all'evasione dell'Iva è venuta a galla analizzando gli scambi commerciali delle quote di emissione di CO2, introdotte a seguito degli accordi di Kyoto, e che avvengono per via telematica. Sono state monitorate operazioni anomale tra società che, seppur di piccole dimensioni, hanno operato volumi di transazioni per importi enormi, sfruttando anche la prevista esenzione dall'Iva sugli acquisti delle quote inquinanti da soggetti comunitari

Il sistema architettato ha coinvolto il fisco di vari Paesi europei e pertanto investigatori e inquirenti sono in stretto contatto con le autorità giudiziarie di vari Stati, tra i quali l'Inghilterra e la Germania. A causa di questa maxifrode carosello, dal 1 dicembre il Gestore dei mercati elettrici ha chiuso la Borsa delle emissioni della CO2.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Maxi frode fiscale su certificati C02:21 indagati

MilanoToday è in caricamento