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Cronaca Porta Venezia / Via Vitruvio

Rubava soldi e case ai suoi pazienti malati: noto medico arrestato insieme a sua moglie

In manette è finito un medico di base di sessantacinque anni. Stessa sorte anche per la moglie, mentre la figlia non potrà avvicinarsi alle "persone offese". Ecco come agivano

Tra i tanti pazienti, lui e sua moglie sceglievano quelli più deboli. Si accanivano, secondo i carabinieri, contro quelli benestanti, ma soli e con problemi di salute seri. E lo facevano senza scrupoli, arrivando - in un caso - a segregare le due vittime in casa di una loro complice, convinti che i pazienti sarebbero rimasti in silenzio. Fermi. E, invece, proprio le richieste d’aiuto di quell’uomo e quell’anziana che loro ritenevano deboli hanno dato il via all’indagine che li ha messi nei guai. 

I carabinieri di Milano hanno arrestato e messo ai domiciliari M.P., noto medico di base di sessantacinque anni, e P.M., la moglie di un anno più piccola, perché ritenuti responsabili di aver messo in piedi un sistema per lo sfruttamento di persone in difficoltà. Con loro nei guai sono finiti M.T., la figlia ventiseienne della coppia, e P.M., una complice cinquantaquattrenne, entrambe colpite dalla misura del divieto di avvicinamento alle persone offese. 

I quattro, secondo quanto ricostruito dai militari, avrebbero raggirato e truffato un quarantaseienne e un’anziana ottantaseienne, entrambi pazienti del dottore ed entrambi affetti da deficit cognitivi. 

Il dottore e sua moglie, con l’aiuto della figlia e dell’amica, avrebbero avvicinato le vittime e avrebbero conquistato la loro fiducia. Quindi, avrebbero assunto il controllo della pensione, dei loro beni e dei loro conti correnti, svuotati sistematicamente con una miriade di spese non ricollegabili alle necessità dei titolari.

Un appartamento dell’anziana, una casa in via Vitruvio, sarebbe stato ristrutturato e occupato abusivamente dalla figlia del dottore. E non solo. Perché gli investigatori hanno anche rintracciato un testamento che avrebbe permesso al medico e alla moglie di ereditare l’immobile e che l’anziana ha disconosciuto, affermando di non ricordare di averlo mai sottoscritto.

La famiglia del medico e la complice, secondo le indagini, non risparmiavano neanche le maniere forti. A marzo scorso, infatti, le due vittime erano stato trovate dai carabinieri segregate in un’abitazione di proprietà della cinquantaquattrenne. L’uomo e l’anziana, urlando e chiedendo aiuto, erano riusciti ad attirare l’attenzione dei vicini, che avevano chiesto l’intervento dei militari. 

Proprio quel giorno sono partite le indagini che hanno permesso ai carabinieri della compagnia Milano - Porta Monforte di salvare le due vittime. Il dottore, la moglie, la figlia e la loro complice sono tutti accusati a vario titolo di associazione per delinquere, sequestro di persona, circonvenzione d’incapace e maltrattamenti. 

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