A Basiglio la mensa scolastica ha l'autosufficienza energetica. E non solo, è destinata alla notorietà su scala nazionale anche per essere "a sostenibilità totale", come dice il sindaco Marco Flavio Cirillo, eletto nel 2008 per il centrodestra. Ma andiamo con ordine.

L'edificio della mensa non avrà bisogno di attingere alla rete elettrica perché, dopo la corposa ristrutturazione iniziata nell'autunno 2011, è stata dotata di impianti fotovoltaici e geotermici. In pratica provvede da sé al proprio fabbisogno energetico. Cucina e altri servizi funzioneranno col fotovoltaico mentre gli ambienti saranno riscaldati o rinfrescati con il geotermico, che rifornirà anche la struttura di acqua calda. Infine sono stati sostituiti i serramenti. L'intervento è costato 1 milione e 200mila euro interamente a carico di Gemeaz Cusin, la società leader italiana nel settore della ristorazione che da quest'anno fa parte del gruppo francese Elior (terzo operatore europeo).

Ma non è finita. La mensa fornisce a circa mille bambini pasti interamente a filiera corta, biologici e di origine protetta e garantita. E di recente anche prodotti provenienti dai terreni confiscati a mafia e 'ndrangheta. E da circa un anno niente più bottiglie di plastica, ma acqua in caraffa, con un risparmio che è stato calcolato (in termini di anidride carbonica) pari a quello di un'utilitaria che percorre 80mila km.

Obiettivo, fare di Basiglio "un laboratorio a livello nazionale di sostenibliità energetica, ambientale e sociale", spiega ancora Cirillo. La mensa, nel 2011, era diventata "famosa" anche per un altro motivo: era stata la prima ad avere un'app dedicata nell'Itunes store ("School Card Basiglio"), attraverso cui i genitori possono essere continuamente aggiornati sui menu dei figli e anche pagare la retta con un click.