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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Inchiesta Santa Giulia, a mancare sono stati i controlli amministrativi

Da ieri l'area di Santa Giulia è sotto sequestro per inquinamento ambientale. Pecorella: "Chi sarebbe dovuto intervenire non l'ha fatto". E adesso gli inquirenti puntano sull'ex Sisas di Pioltello, altra area da bonificare

Il sequestro non risolve il problema, adesso è necessario intervenire". Ha esordito così Gaetano Pecorella, presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti, sui sigilli a Santa Giulia. L'area da ieri è sotto sequestro per inquinamento ambientale dovuto alla gestione irregolare della spazzatura.


"Credo siano mancati soprattutto i controlli amministrativi: arrivare a un sequestro dopo tanti anni e con di fronte un evidente inquinamento della falda acquifera vuol dire che chi sarebbe dovuto intervenire non l'ha fatto", ha continuato Pecorella. Insomma, chi doveva controllare ha girato la testa dall'altra parte.


Le infiltrazioni della 'ndrangheta in tutta la vicenda, poi, hanno fatto la loro parte. "Abbiamo dovuto constatare - ha proseguito il parlamentare - che grandi imprese che si sono occupate delle bonifiche avevano al loro interno infiltrazioni mafiose. Uno scenario allarmante cui però si è data una prima risposta positiva. La commissione ha anche sottolineato la validità delle misure proposte al governo dal sindaco di Milano, Letizia Moratti, sentita in questi giorni, a partire da un maggiore controllo, fondamentale, sui subappalti".


Gli inquirenti hanno già fatto un sopralluogo in un'altra area "a rischio", quella di Pioltello. Una zona, quella della ex Sisas da bonificare e che è soggetta ad un forte inquinamento ambientale dovuto ad una scorretta gestione del ciclo dei rifiuti. Tonnellate di nerofumo e insieme mercurio che oggi non si sa come smaltire.

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