Servizi sociali: "A Milano sono carenti, iniziamo lo sciopero della fame"

Hanno deciso di protestare così, tagliandosi volontariamente i viveri, un vigile urbano e tre educatrici. Ce l'hanno con il Comune che continua a tagliare sui servizi alla persona, già - secondo i protestanti - molto carenti. "Sono mesi che denunciamo all'amministrazione comunale questa situazione - ha spiegato una delle educatrici Mariangela Saggese - finora le risposte sono state ulteriori tagli". Degradati i servizi per l'infanzia, per gli anziani e per il disagio sociale.

Mariangela Saggese, una delle tre educatrici in sciopero, elenca i disservizi nel settore infanzia punto per punto. "L'altro giorno durante un sopralluogo siamo arrivati in un momento in cui i bambini, fuori dalle aule, erano affidati alla custodia dell'ausiliaria - ha raccontato Saggese, che è anche sindacalista Sdl - Ci siamo accorti che la dipendente si era messa vicina alla porta di entrata per controllare che i bambini non uscissero, ma dalla parte opposta c'era l'uscita di sicurezza che dava direttamente sulla strada e che qualunque bambino avrebbe potuto facilmente varcare spingendo il maiglione antipanico".

In un asilo nido - riferisce sempre la Saggese sono crollati dei pannelli attorno ai quali fino a qualche attimo prima stavano giocando i bambini. Alla carenza di personale si aggiunge inoltre lo spreco delle forze, ha spiegato ancora Saggese. Fino a poco tempo fa infatti l'organizzazione dei turni era adeguata alla divisione del tempo scuola: il prescuola (8 del mattino), la scuola classica (9-16) e il doposcuola (fino alle 18).

Adesso invece il personale viene obbligato a prendere servizio dalle 8 di mattina anche se non c'è necessità - spiega la sindacalista - con la conseguenza che il turno di lavoro finisce alle 14. Il risultato? "Il resto della giornata affidato solo a poche colleghe che vivono così una situazione inegstibile". Mercoledì si svolgeranno davanti Palazzo Marino, iniziative di sostegno a chi attua lo sciopero della fame.