Via Savona, bimbo salva la famiglia dalle esalazioni di monossido
E' stata la sua prontezza di spirito a evitare la morte dell'intera famiglia, esposta nella notte alle esalazioni di monossido di carbonio in un appartamento di via Savona, a Milano. Lui, Joan, ha 10 anni e alle 2.30 ha chiamato il 118: genitori e fratelli erano già semi svenuti in salotto. La storia
Redazione
21 gennaio 2010 15:04
Avrebbero rischiato di morire tutti se lui, Joan 10 anni, non avesse telefonato al 118 in piena notte. È successo alle 2.30 di questa mattina, quando l'ambulanza ha ricevuto la richiesta di soccorso da una utenza di via Savona, a Milano. Quando i paramedici sono arrivati sul posto, si sono trovati un'intera famiglia in stato di semi incoscienza, lentamente intossicata dalle esalazioni di monossido di carbonio.
Distesi in salotto, il padre di 40 anni, la madre di 39 e le due sorelle di 15 e 18. Solo Joan, il figlio più piccolo, era sveglio – ancora al telefono a domandare aiuto e con la porta di casa già aperta per cercare di far cambiare l'aria. Da una prima ricostruzione, sembra che il monossido sia stato rilasciato nell'appartamento da una canna fumaria malfunzionante. La famiglia, originaria delle Filippine, vive al quarto piano di uno stabile.
Non hanno destato preoccupazione le condizioni dei cinque intossicati, ricoverati subito in osservazione all'ospedale San Paolo.
Distesi in salotto, il padre di 40 anni, la madre di 39 e le due sorelle di 15 e 18. Solo Joan, il figlio più piccolo, era sveglio – ancora al telefono a domandare aiuto e con la porta di casa già aperta per cercare di far cambiare l'aria. Da una prima ricostruzione, sembra che il monossido sia stato rilasciato nell'appartamento da una canna fumaria malfunzionante. La famiglia, originaria delle Filippine, vive al quarto piano di uno stabile.
Non hanno destato preoccupazione le condizioni dei cinque intossicati, ricoverati subito in osservazione all'ospedale San Paolo.
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21 gennaio 2010 15:04
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