Se le cose non vanno bene per gli insegnanti, non è tutto rose e fiori neanche per i bambini piccoli: sono infatti ancora intorno alle mille unità i bimbi in attesa di un posto in uno dei 170 asili nidi del Comune di Milano. Nessun problema invece quest’anno per le materne, per cui l’offerta pubblica e privata ha assorbito facilmente la domanda di posti.

A intervenire sul tema è l’assessore alle Politiche Sociali Moioli: “Il numero dei bambini senza un posto assegnato al nido si è già dimezzato da quando sono state pubblicate le graduatorie e in tre anni i posti sono aumentati di oltre 1.700 unità. Per accogliere i circa 32 mila iscritti ai nidi e alle materne, il Comune spenderà quest'anno circa 160 milioni di euro, di cui oltre un centinaio per i circa 3.000 insegnanti assunti. Nei giorni scorsi sono stati firmati 153 contratti a tempo determinato per nuovi educatori e Palazzo Marino ha già messo in conto di assoldare circa 300 istitutrici in più per far fronte a sostituzioni maternità e supplenze prolungate”.

Intanto sono almeno 17 i bambini figli di genitori senza regolare permesso di soggiorno che da settembre frequenteranno le scuole materne del capoluogo. “Chiunque fa domanda avrà un posto la nostra parola d'ordine è accogliere. E' vero, ora ci troviamo davanti alle nuove normative del decreto sicurezza. Studieremo i regolamenti, visto che i Comuni devono rispettare le leggi” ha fatto sapere la Moioli.

Aumenta anche quest’anno poi la presenza di stranieri nelle scuole primarie milanesi: quest’anno gli scolari figli di cittadini non italiani si attestano al 23,5% del totale, contro il 21% dello scorso anno.