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Cronaca Segrate

Deve 6mila euro ai pusher: studente pestato a sangue e minacciato ogni giorno per un mese

In manette due 24enni per tentata estorsione. Denunciato un terzo giovane, loro complice

Evidentemente per loro il tempo era scaduto lo scorso 20 febbraio, quando gli avevano fatto capire - a calci e pugni - che quel debito andava saldato. E per rendere ancora più chiaro il messaggio avevano iniziato a telefonare a casa sua - quotidianamente, sempre - minacciando lui e sua madre. Un incubo che per la vittima, uno studente italiano di ventitré anni, è andato avanti fino a lunedì, quando i militari hanno fermato i suoi estorsori. 

In manette, con l'accusa di tentata estorsione, sono finiti due ragazzi di ventiquattro anni, un albanese e un marocchino. Un loro complice, un italiano 21enne, è stato invece soltanto denunciato a piede libero per lo stesso reato. 

Il lavoro dei militari è iniziato pochi giorni fa, quando lo studente universitario - che vive in zona Milano 2 - si è presentato in caserma per raccontare la sua verità. Il giovane ha confessato ai carabinieri di essere un abituale consumatore di cocaina e di aver contratto, da gennaio in poi, un debito di 6mila euro con due pusher della zona.

Quegli stessi pusher, ha messo a verbale, che lo scorso 20 febbraio lo avevano massacrato di botte - era finito in ospedale con una prognosi di dieci giorni - e che da ormai un mese ogni giorno telefonavano a casa sua, minacciando sua mamma e lui. 

Lunedì, dopo l'ennesima telefonata, la svolta. I militari si sono appostati sotto casa del ragazzo e proprio lì hanno trovato i due 24enni: nella loro auto gli investigatori hanno scoperto cinque grammi di cocaina, un taser, un bilancino di precisione e settemila euro in contanti.

Per i due sono scattate le manette, mentre il terzo estorsore - che aveva partecipato alle telefonate, ma che non era sotto l'abitazione della vittima - è stato denunciato. 

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