rotate-mobile
Cronaca

Infermiera muore dopo un intervento di chirurgia estetica: condannati i tre medici

La donna, Rosa Larvogna, è morta a maggio 2015. Anestesista e chirurghi condannati. I fatti

Oltre sei anni di carcere e il pagamento dei risarcimenti. Sono stati condannati i tre medici imputati a Milano per la morte di Rosa Angela Larvogna, l’infermiera lodigiana di quarantasei anni deceduta nel maggio del 2015 dopo un intervento estetico alle palpebre

Il gup Alessandra Clemente, nel processo che si è svolto con rito abbreviato, ha condannato a un anno, sette mesi e dieci giorni un chirurgo - che ha già risarcito i familiari -, a due anni e otto mesi un secondo chirurgo - che non ha risarcito la famiglia della vittima - e a tre anni, sette mesi e dieci giorni un anestesista, che ha già versato il risarcimento. 

I due chirurghi erano accusati del reato di omicidio colposo, mentre l’anestesista risponde di omicidio colposo e di peculato, perché il farmaco usato durante l’operazione sarebbe stato sottratto alla farmacia di un ospedale. 

A causare la morte dell’infermiera, secondo l’inchiesta, sarebbe stato l’uso eccessivo di “Propofol”, un farmaco anestetico che sarebbe stato somministrato alla vittima prima dell’intervento di blefaroplastica. 

L’operazione era avvenuta nel Centro Medico Montenapoleone, che si era "limitato - avevano spiegato dalla struttura - a rispondere alla richiesta" del medico della donna, "mettendo a disposizione dello stesso una sala ambulatoriale dotata di tutte le attrezzature per i piccoli interventi che ivi possono essere praticati”. 

La donna, dopo l’operazione, era stata ricoverata in rianimazione al Fatebenefratelli, dove era poi deceduta. 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Infermiera muore dopo un intervento di chirurgia estetica: condannati i tre medici

MilanoToday è in caricamento