"Sua moglie ha vissuto abbastanza". Poi muore (di tumore), lui denuncia i medici
Secondo l'uomo, la moglie è vittima di "mala sanità". Aperta un'inchiesta per omicidio colposo
Non si è arreso alla morte della moglie per un tumore: ha querelato i medici del San Raffaele diverse volte, anche quando la donna era in vita, e dalle sue denunce il pm Luisa Baima Bollone ha aperto un'inchiesta a carico di ignoti. Reato ipotizzato: omicidio colposo.
La vicenda inizia nel 2013 quando la donna, allora 72enne, si è ammalata di cancro. La prima denuncia del marito (che oggi ha 63 anni) risale a qualche anno dopo, al 2017: l'uomo ha accusato i medici di non avergli voluto consegnare la cartella clinica della consorte. Nei mesi successivi, intanto, le condizioni della donna sono peggiorate e lui ha nuovamente accusato i medici, questa volta di non fare abbastanza per curarla.
Infine l'episodio che ha scatenato in lui maggiore rabbia. A gennaio del 2018, una oncologa delll'ospedale milanese avrebbe detto all'uomo che sua moglie aveva "vissuto abbastanza" e che non c'era nulla da fare. "Le basta la vita che ha vissuto", avrebbe aggiunto. La morte della donna è avvenuta poco dopo, a marzo.
Lui è così convinto di trovarsi di fronte a un caso di "mala sanità" da avere scritto anche al presidente della Repubblica. Ora la palla è passata ai giudici e agli investigatori.