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Cronaca San Siro / Via Alessandro Fleming

Morte Pierluigi Picchetti, pm chiede omicidio aggravato per D'Amico

Pierluigi Picchetti si è spento lunedì. L'aggressione domenica. Il convivente che l'ha colpito a morte aveva assunto droga. Si indaga anche su premeditazione

E' accusato di omicidio volontario aggravato dall'aver agito sotto l'effetto di stupefacenti e dalla 'coabitazione' Giuseppe D'Amico, l'uomo di 35 anni che domenica ha accoltellato a morte il convivente Pierluigi Picchetti, ex attore e pranoterapeuta di 60 anni. E' stato accertato, infatti, che il presunto omicida era sotto effetto di cocaina quando ha colpito l'ex compagno nell'appartamento di via Fleming.

Il magistrato ha chiesto la convalida dell'arresto e la richiesta è arrivata sul tavolo del gip di Milano Alfonsa Ferraro, che dovrà ora fissare la data dell'interrogatorio di garanzia. Da quanto si è saputo, D'Amico - che aveva avuto una relazione con Picchetti durata fino allo scorso aprile e che viveva ancora in casa con lui - nel primo interrogatorio davanti agli investigatori del commissariato di Rho ha confessato di aver ucciso l'ex compagno, con due coltellate, al termine di una lite.

La causa dello scontro pare sia stata la gelosia della vittima. Investigatori e inquirenti, però, stanno effettuando una serie di verifiche per capire anche se D'Amico possa aver agito con premeditazione. Le indagini puntano a ricostruire anche gli eventuali rapporti economici tra i due, tenendo conto del fatto che D'Amico, con precedenti penali, viveva nell'appartamento dell'ex compagno ed era disoccupato.

Nella casa gli investigatori avrebbero trovato anche della cocaina e su questo punto sono in corso ulteriori accertamenti. L'interrogatorio per la convalida dell'arresto dovrebbe tenersi tra domani e dopodomani.
(ANSA)

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